Macerata, spara dall’auto e ferisce 6 persone: Saviano, “è colpa di Salvini”

Luca Traini è uscito di casa, è entrato nella sua auto e armato di pistola ha seminato il panico per le strade di Macerata. Verso le 11 nella cittadina marchigiana si è assistito ad un vero e proprio far west, con Traini che nel quartiere dove vive il presunto assassino della giovane Pamela, ha esploso diversi colpi d’arma da fuoco contro negozi e persone di origini africane. Sei i feriti, cinque uomini e una donna, vittime di questo gesto di pura follia e violenza. Due vittime sono in condizioni più gravi: uno si trova in ortopedia con una ferita a una gamba, il secondo ha una ferita da arma da fuoco a un braccio ed è stato trasferito all’ospedale di Ancona.

Originario di Tolentino, incensurato, alto un metro e 80, fisico atletico, capelli rasati, e tatuaggio da nostalgico del ventennio fascista sul viso, Traini è stato bloccato dai carabinieri dopo oltre un’ora in piazza della Vittoria, davanti al Monumento ai Caduti. Braccato dai militari, si è tolto il giubbotto e si è messo sulle spalle una bandiera italiana. Poi è salito sui gradini del monumento in piazza, si è girato e ha fatto il saluto romano. Secondo gli inquirenti Traini e Pamela non avrebbero alcun legame.

Subito la vicenda è stata strumentalizzata dalla politica a seconda del partito di appartenenza. Particolarmente rilevante un tweet di Roberto Saviano. Lo scrittore napoletano si è scagliato senza se e senza ma contro il segretario della Lega Matteo Salvini: “Il mandante morale dei fatti di Macerata è Matteo Salvini. Lui e le sue parole sconsiderate sono oramai un pericolo mortale per la tenuta democratica. Chi oggi, soprattutto ai massimi livelli istituzionali, non se ne rende conto, sta ipotecando il nostro futuro“.

Il video dell’arresto di Luca Traini

Il tweet di Roberto Saviano