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“Addio Rosa”, il dolore per la donna uccisa dalla meningite: scatta l’inchiesta

La donna è deceduta nella notte di mercoledì e giovedì scorso all'ospedale Cotugno. Si sospetta un altro caso di mala sanità

È arrivata con febbre alta e forti mal di testa presso il pronto soccorso del Cardarelli. Intuita la situazione i medici l’hanno immediatamente sistemata di nuovo sull’ambulanza per consentire un rapido trasporto presso il Cotugno. Ma per Rosa F. non c’è stato nulla da fare. La donna di 60 anni è deceduta nella notte di mercoledì e giovedì scorso.

Come riportato da Internapoli, però, sembrerebbe che dietro il decesso della donna potrebbe esserci un caso di mala sanità. Infatti, alcuni familiari avrebbero denunciato un tardato intervento del 118 che li ha costretti ad accompagnare la 60enne in ospedale. Qui, nonostante i violenti dolori non è stata ricoverata, e quasi violacea è stata rimessa a bordo di un’ambulanza. Per questi motivi è stata avviata un’indagine.

Intanto, già sono tantissimi i messaggi di affetto e solidarietà per la donna e la sua famiglia. Rosa, era un’estetista molto conosciuta e voluta bene, “una persona eccezionale“, “simpaticissima“, “sempre sorridente“. Tanta commozione per il figlio che ci ha tenuto a ringraziare tutti coloro che hanno manifestato la loro vicinanza.

Nessun allarme – sottolinea Carlo Tascini, primario dell’unità di emergenze infettivologiche a indirizzo neurologico del Cotugno che a Il Mattino ha spiegato – Ogni anno registriamo circa 25 casi, (30 nel 2016 e 18 lo scorso anno in entrambi i casi con un solo morto). Solitamente la concentrazione maggiore è nei mesi invernali, tra gennaio, febbraio e marzo. Dei 6 già avvenuti quest’anno (due dovuti al ceppo C, uno a quello B, due all’Y e uno al W135) quelli mortali sono stati causati anche da tipi (come quello Y) solitamente benigni laddove i più aggressivi sono C e W”.

Ma senza dubbio va tenuta alta la guardia, soprattutto agendo sulla leva della prevenzione e dunque con la vaccinazione. Va detto che la meningite è una malattia rara ma molto pericolosa, in quanto in alcuni casi è mortale e perché può presentarsi in forme fulminanti che, nell’arco di poche ore, evolvono verso la morte. L’indicazione, considerando la variabilità dei ceppi che circolano in Campania (a differenza del picco epidemico registrato in Toscana dovuto al ceppo C) è di effettuare la vaccinazione tetravalente che copre C, A, Y e W, tra l’altro offerta gratuitamente in Campania