E’ stato salvato dai medici un uomo campano di 62 anni, C. M., presentatosi all’ospedale Monaldi di Napoli perché lamentava forti dolori al petto. In seguito ai primi accertamenti al paziente è stata diagnosticata una dissezione aortica per la quale la riparazione prevede trasfusioni di sangue esterno. La patologia è rara e pericolosa in quanto se non si provvede subito alla riparazione della grande arteria questa si può rompere causando un’emorragia violenta.
L’operazione però avrebbe richiesto una procedura non permessa alla vittima in quanto testimone di Geova e nel rispetto del suo credo pertanto lo staff medico di Napoli ha dovuto traferire d’urgenza l’uomo. Il paziente è stato trasportato con volo-ambulanza da Napoli a Torino, presso il Maria Pia Hospital di Torino, struttura di Alta Specialità di GVM Care & Research, in quanto presidio sanitario specializzato nella chirurgia bloodless, la metodica senza trasfusioni compatibile, pertanto, col credo religioso dei Testimoni di Geova.
Questo è stato il primo caso in Italia di dissezione aortica ad essere trasferito con questa modalità. Una volta arrivato a Torino, C.M., è stato sottoposto a un intervento di 5 ore che ha permesso di ricostruire l’aorta utilizzando una metodica all’avanguardia. La prassi innovativa riduce la minimo le perdite di sangue e permette il recupero nelle singole fasi procedurali.
Cinque i cardiochirurghi coinvolti nella delicata operazione: la Dottoressa Chiara Comoglio, Responsabile della Cardiochirurgia di Maria Pia Hospital, il Dottor Riccardo Casabona e il Dottor Samuel Mancuso, appena rientrato dagli Stati Uniti al termine di un’importante esperienza cardiochirurgica al Texas Medical Center di Houston. Nel team anche due anestesisti, Dottor Marco Bertora e Dottor Paolo Costa.
Il paziente adesso sta bene e a breve tornerà alla sua vita di tutti i giorni. Il Dottor Sebastiano Marra, Direttore del Dipartimento Cardiovascolare della struttura torinese ha dichiarato: “Nel periodo trascorso dall’ingresso in Pronto Soccorso a Napoli all’arrivo a Maria Pia Hospital il livello dell’emoglobina aveva subito un preoccupante abbassamento. Per questo motivo siamo ricorsi a un protocollo sperimentale: la situazione presentava analogie con pochissimi altri esempi descritti già trattati (7 in tutto al mondo in 13 anni), per la stimolazione rapida degli eritrociti. Tuttavia, dopo ulteriori 5 giorni dal ricovero in reparto, l’aneurisma aortico che aveva dato origine alla dissezione appariva ingrandito di almeno 1 cm”.
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