S'infittisce il mistero che riguarda le condizioni di salute dell'ex boss della NCO. La denuncia di Rita Bernardini
È stata pubblicata circa 10 giorni fa la notizia relativa alle presunte gravi condizioni di salute di Raffaele Cutolo. L’ex boss della NCO (Nuova Camorra Organizzata) è detenuto al regime di massima sicurezza del 41 bis presso il carcere di Parma.
VocediNapoli.it ha avuto una corrispondenza mail con una delle coordinatrici della presidenza del Partito Radicale, Rita Bernardini. Quest’ultima aveva annunciato una visita ispettiva nell’istituto detentivo con l’obiettivo di “incontrare tutti i detenuti ristretti al 41 bis, per verificarne le condizioni umane e di salute“.
Ebbene la visita c’è stata. Ieri una delegazione del Partito Radicale, tra i cui componenti c’era la Bernardini, ha fatto il suo ingresso all’interno della casa circondariale emiliana. Gli esponenti radicali hanno potuto accedere a tutti i reparti del penitenziario tranne che in quello del 41 bis.
Un’autorizzazione last minute è arrivata dal DAP (Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria) proprio mentre la visita dei radicali era in corso ma aveva due vincoli: il primo era rappresentato dal divieto di poter interloquire con i detenuti; il secondo era relativo a chi avrebbe potuto accedere al settore: soltanto Rita Bernardini.
La Bernardini ha rifiutato di entrare nel reparto giudicando più che singolare la disposizione del DAP: “Ovviamente non potevo accettare quelle condizioni. Sia per il rispetto nei confronti di chi era con me e da anni, almeno una volta al mese, si reca in questo carcere, sia per il principio secondo il quale abbiamo deciso di effettuare questa visita. Se ci è impedito di poter parlare con i detenuti, come possiamo comprendere appieno se le loro condizioni umane e di salute sono adeguate rispetto ai dettati costituzionali?“.
Dunque, il mistero relativo alle condizioni di salute di Raffaele Cutolo non è stato svelato, in compenso sono aumentati i dubbi e i sospetti.