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“Questi Fantasmi!”, al Bellini continua la tradizione di Eduardo

La compagnia di Luca De Filippo oggi gestita dalla moglie Carolina Rosi, è andata in scena al teatro Bellini con un classico del grande Eduardo

Il primo impatto è con la scenografia. Un palcoscenico reso ancora più bello dalla ricostruzione della Napoli che Eduardo de Filippo ha rappresentato all’interno della sua commedia Questi Fantasmi!. Il palazzo dove abitano Pasquale Lojacono (interpretato da un bravissimo Gianfelice Imparato) e sua moglie Maria (interpretata da Carolina Rosi) nel cuore del centro storico della città è ricostruito in modo realistico ed elegante. Il salone dell’enorme appartamento storico e nobiliare rende la prospettiva delle altre decine di camere ed ha i due balconi dai quali si sviluppa più di una scena della commedia.

La storia è nota. Lojacono vuole il meglio per sua moglie Maria, una donna bella e più giovane di lui che sembra essersi accontentata della vita e che viva con poco entusiasmo il matrimonio. Il fato ha voluto che sulla casa in cui sono andati a vivere i due coniugi aleggia una maledizione: l’abitazione è invasa dai fantasmi di una coppia di innamorati spagnoli uccisi secoli prima e sepolti dentro le mura dell’immobile. A motivare quel delitto, l’amore, la passione, la gelosia.

Così a rappresentare gli spettri in casa Lojacono sono Alfredo Marigliano (nei suoi panni un grande Massimo De Matteo) e la sua famiglia: la moglie Armidia Califano (interpretata dall’attrice Paola Fulciniti) e il cognato Gastone Califano (il perfetto Giovanni Allocca). Alfredo è in realtà l’amante di Maria ma utilizza la “copertura” del fantasma per nascondere al marito la sua tresca con la donna. Quest’ultima ama Alfredo ma non vuole separarsi da Pasquale che inizia a trovarsi in casa soldi e regali attribuendoli al fatidico “fantasma” mentre in realtà a lasciare tutto ciò è proprio Alfredo.

Nel frattempo emergono due figure di enorme importanza, il portiere Raffaele (interpretato da Nicola Di Pinto) e il Professore, dilimpettaio di casa Lojacono con il quale quest’ultimo conversa spesso ma che non compare mai all’interno della commedia. Il primo è un personaggio negativo, pronto a sfruttare qualsiasi occasione per sgraffignare soldi e oggetti dalla casa e sempre disposto a parlare di tutto e tutti pur di tirare acqua al suo mulino. Il secondo ha una funzione più di coscienza e di sfogo per il protagonista, quando egli “stacca” dalla routine “nido familiare” (memorabile la scena del caffè e il dialogo finale tra PasqualeAlfredo il Fantasma).

La regia della commedia è affidata a Marco Tullio Giodana che rispetto al testo originale di Eduardo si è preso due libertà: una riguarda l’atteggiamento di Pasquale Lojacono che sembra davvero credere all’esistenza dei fantasmi. L’altra è relativa alla figura della protagonista Maria che alla fine della rappresentazione sceglie di essere libera e di non restare ne con il marito ne con l’amante Alfredo. Nella piece di De Filippo, invece, entrambe le situazioni non sono definite. Agli spettatori resta il dubbio: Pasquale davvero non ha capito che Alfredo esiste ed è l’amante della moglie? Maria cosa ha deciso? Scappa con l’amante o resta con il marito?

La commedia in scena al Teatro Bellini fino al 21 gennaio è una delle più antiche di Eduardo. Scritta nel 1945, la storia racconta attraverso le vicende di una normale famiglia napoletana tanti aspetti della natura umana. È questa, del resto, una delle caratteristiche di De Filippo, narrare tutte le sfaccettature dell’essere umano a partire dalla realtà. I suoi sentimenti, le sue emozioni, le sue paure. Protagonista, come sempre, la donna. Ma in questo caso non abbiamo una figura forte e determinata come Filumena MarturanoConcetta Cupiello Amalia JovineMaria Lojacono è più remissiva e passiva rispetto alle sorti che il destino ha avuto in serbo per lei.