Luca Abete è stato aggredito a Napoli qualche giorno fa durante un servizio nella zona di Capodichino. L’indagato di Striscia la notizia stava indagando su una pescheria della zona che commette l’illecito di vendere i datteri di mare, di cui è illegale la pesca dalla fine degli anni’90.
Molto richiesti sul mercato nero, i datteri di mare si vendono a un prezzo molto elevato, dai 50 ai 60 euro al chilo. Per poter pescare i molluschi è necessario spaccare la pietra con martelli e picconi per poi prelevare i datteri con le pinzette, in questo modo si distrugge il fondale marino creando danni irreparabili all’ecosistema.
Su Facebook Abete, dopo aver la messa in onda della prima parte del servizio la scorsa sera, ha pubblicato un video che mostra gli effetti della pesca dei datteri di mare. Intere scogliere distrutte!
Il post di luca abete: “Giusto per dare un’idea… guardate cosa vuol dire pescare DATTERI di MARE: intere scogliere distrutte!!! Chi ama la propria terra non può pescare, vedere o mangiare datteri di mare!”. Pubblica poi il servizio completo di Striscia la notizia:
“La MIA battaglia contro il CONTRABBANDO di DATTERI DI MARE!
Pescare DATTERI di MARE vuol dire distruggere gli scogli in cui vivono, per questo ne è vietata sia la pesca che la vendita!
In alcune PESCHERIE, con la tecnica della prenotazione e dello smercio sottobanco, però, vengono contrabbandati senza scrupoli.
In una poi li abbiamo trovati addirittura esposti in bella vista!”.