Neonato in fin di vita, la madre aveva rifiutato il ricovero: i parenti aggrediscono il medico

Il ginecologo le aveva consigliato il ricovero urgente ma lei aveva rifiutato. Quando è stato necessario il trasporto in ospedale con l’ambulanza, considerato lo stadio della gravidanza giunta al settimo mese, è avvenuto il parto.

Il  bambino è nato proprio nel convoglio del 118, ovviamente prematuro. I parenti della donna hanno fatto “irruzione” presso l’ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino ed hanno aggredito il personale medico coinvolgendo anche il dottore che aveva seguito la madre del piccolo.

Quest’ultima non aveva seguito i consigli del ginecologo nonostante avesse accusato dei forti dolori addominali. Ora il medico ha riportato ferite guaribili in 20 giorni, mentre sono critiche le condizioni di salute del neonato.

Le ragioni della furia della famiglia sarebbero state motivate dal fatto che l’esito di una prima visita in ospedale della donna, non aveva evidenziato l’emergenza del parto. Il ginecologo di turno non aveva accennato ad una nascita imminente nonostante avesse consigliato il ricovero d’urgenza della madre.

Il dottore ha prospettato, tra le altre ipotesi, che i dolori all’addome della donna possano essere stati causati da una colica renale. La coppia di genitori, di origine serba ma residente a Mercogliano, hanno però firmato le dimissioni e sono andate via dall’ospedale.