Sono arrivati due avvisi di garanzia per i medici del Santobono di Napoli, dove tra la notte di giovedì e venerdì scorso il piccolo Cristian Corso è morto a soli 3 anni. La Procura di Napoli ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo. La famiglia del piccolo, originaria del comune di Ercolano ma residente a Brescia, era tornata in città per le feste di Natale
Gli avvisi di garanzia al momento si configurano come un atto dovuto. L’autopsia prevista per venerdì mattina è un atto irripetibile e dunque le parti hanno diritto di farvi partecipare professionisti di loro fiducia. Il bambino è deceduto in seguito a un arresto cardiaco dopo esser stato dimesso dai medici in prima battuta diagnosticando un farmaco . La famiglia si era sentita dire che si trattavano di sintomi da influenza, ma il giorno dopo era stato necessario l’intervento di un’ambulanza per condurre il piccolo di nuovo in ospedale, questa volta in condizioni più gravi e già in arresto cardiaco.
Una tragedia quella che ha colpito il nucleo familiare del bimbo e che ha lasciato senza parole non solo il comune di origine della creatura, ma l’intera città. I medici avevano riscontrato infiammazione delle vie aree, dolori addominali e diarrea e l’avevano identificato come un codice verde. “Dopo la visita, integrata da un esame ecografico, il quadro clinico è stato ritenuto, in conformità alle linee guida ordinariamente seguite, non abbisognevole di ricovero e il piccolo è stato reinviato al domicilio, con prescrizione di farmaci e richiesta di controllo presso il curante dopo 24 ore”. Questa la comunicazione dell’ospedale, che prima dell’intervento delle autorità aveva avviato un’indagine interna per fare chiarezza sull’accaduto.