E’ stato ascoltato dagli investigatori della Squadra Mobile di Napoli, diretti dal primo dirigente Luigi Rinella, alla presenza del magistrato e di uno psicologo. Arturo, il 17enne accoltellato più volte lunedì pomeriggio in via Foria a Napoli da una baby-gang, è stato dichiarato fuori pericolo dai medici dell’ospedale San Giovanni Bosco e trasferito nel reparto di chirurgia vascolare.
In mattinata ha raccontato agli investigatori cosa è accaduto nel pomeriggio di tre giorni fa, provando a fornire informazioni utili a identificare il branco che l’ha aggredito e accoltellato alla schiena, al fianco e alla gola. Una violenza inaudita e non giustificata dal solo obiettivo di sottrargli il cellulare e i pochi soldi che aveva addosso.
BRANCO IN VIA DI IDENTIFICAZIONE – Arturo ha risposto a tutte le domande degli investigatori, provando poi a riconoscere i quattro balordi che l’hanno aggredito attraverso le foto segnaletiche mostrate dai poliziotti. Dalla Questura – attraverso una nota ufficiale – invitano chi era presente quel pomeriggio di lunedì a farsi avanti e dare un contribuito importante alle indagini che – precisano – “non hanno ancora portato, allo stato, alla identificazione degli autori dell’efferato gesto criminale”.
L’AFFETTO DEI COMPAGNI DI CLASSE – In mattinata nella stanza dove è ricoverato il 17enne c’è stato un via vai di parenti, amici e figure istituzionali che hanno ribadito il proprio sostegno e la propria vicinanza ad Arturo e ai suoi genitori, la madre Maria Luisa, docente all’Università Partenope, e il padre Vittorio, ingegnere.
Di buon mattino, intorno alle 7.30, il primo ad arrivare è stato il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. Poi nel corso della mattinata sono arrivati il questore di Napoli, Antonio De Iesu, e il comandante dei carabinieri, il colonnello Ubaldo del Monaco. Poi è toccato ai compagni di classe della IV B del liceo linguistico-scientifico”Cuoco”. “Se li avessimo di fronte potremmo solo dire loro di fare un esame di coscienza. Perché tanta violenza?” raccontano all’Ansa gli amici di Arturo che quando possono entrano nel reparto, scambiamo qualche battuta con lui, si accertano delle sue condizioni. Poi tornano fuori per non intralciare l’attività di medici ed infermieri.
“Sono cose – dice una compagna di classe del 17enne – che neanche le belve compiono. A loro cosa posso augurare? Non lo so. So solo che il nostro amico sta soffrendo e noi con lui”.
DOMANI IL CORTEO – Venerdì 22 alle 10 in piazza Miracoli nel Rione Sanità (antistante la sede del liceo Cuoco), si terrà una marcia che arriverà lungo via Foria fino al luogo dell’aggressione “per spiegare cosa è accaduto e per sottolineare come una parte di territorio provi nuovamente a far emergere le problematiche sociali che attraversiamo quotidianamente” spiegano gli organizzatori appoggiati dalla III Municipalità Stella-San Carlo e dal Comune di Napoli.
L’INVITO DEL QUESTORE – “In riferimento ad alcune notizie diffuse da organi di stampa circa la presunta identificazione di minorenni accompagnati in Questura, quali autori dell’accoltellamento di un giovane minore, consumato in via Foria, il Questore di Napoli, Antonio De Iesu, ritiene doveroso precisare che le serrate indagini condotte dalla Squadra Mobile non hanno ancora portato, allo stato, alla identificazione degli autori dell’efferato gesto criminale.
Nell’immediatezza dell’evento e a non trascurabile distanza dal teatro del crimine, sono stati fermati alcuni minorenni in atteggiamento sospetto, sui quali, allo stato, l’organo investigativo non possiede elementi di prova sul loro presunto coinvolgimento nell’azione delittuosa; successivamente all’identificazione sono stati affidati ai propri genitori non emergendo a loro carico elementi di reità.
Nella circostanza il Questore di Napoli – si legge in una nota – coglie l’occasione per rivolgere un accorato appello ai cittadini presenti nell’area dell’evento criminoso, affinché segnalino al centralino di emergenza 113 della Questura, utili informazioni sulle caratteristiche somatiche e sull’abbigliamento degli autori dell’efferato crimine ovvero eventuali filmati, al fine di dare ulteriore impulso alle attività investigative e dare un nome ai criminali che non hanno avuto pietà per un giovane ragazzo, ferendolo con numerose coltellate e mettendo a serio pericolo la sua vita.
Questo è il momento per dare un SEGNO CONCRETO , da parte di chi ha visto , di cittadinanza attiva e consapevole collaborando con le Forze di Polizia al fine di contribuire a riscattare l’immagine della città e l’alto senso civico che storicamente caratterizza la comunità partenopea .
Il QUESTORE ASSICURA L’ASSOLUTA RISERVATEZZA DELLA FONTE SEGNALATRICE .
Le indagini sono in piena evoluzione con la preziosa collaborazione dell’Arma dei Carabinieri e sotto il sapiente coordinamento della Procura per i minorenni e di quella ordinaria”.
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