La più famosa friggitoria napoletana, la Masardona raddoppia: oltre la sede storica aperta nel lontano 1945 nei pressi della stazione (via Capaccio Giulio Cesare 27), a gennaio aprirà un nuovo spazio. Ma questa volta la location avrà un panorama mozzafiato.
Enzo Piccirillo e il figlio Cristiano hanno, infatti, deciso di rilanciare la pizza fritta anche nella Napoli bene e con l’inizio del nuovo anno sarà possibile mangiarla a Piazza Vittoria, tra Terrazza Calabritto, Crudo re e Lievito Madre.
Occuperà il numero civico 5, lo spazio che era di Panzallegra, accanto alla chiesa di Santa Maria della Vittoria costruita per celebrare la battaglia di Lepanto del 1572, ma con il gusto e la qualità che da sempre l’accompagnano. Nella forma tonda classica o a calzone (qui si chiama battilocchio), ripieno con cicoli, ricotta, provola, pommarola e pepe. Oppure con scarola, olive, uva passa e pinoli o ancora provola, pomodoro e pepe oppure melanzane a fungetiello e provola. O a mo’ di pizzella ricoperta di pomodoro fresco e bufala.
Da mangiare rigorosamente con le mani per coinvolgere tutte e cinque i sensi, La Masardona c’è da scommettere farà tredici anche a Piazza Vitttoria. Il suo segreto è nell’impasto leggero, croccante, mai unto e nelle parole di Cristiano.
“Quest’uomo al mio fianco è il Supereroe della pizza fritta, un uomo che per circa 35 anni da vita a quella che ad oggi è considerata la pizza fritta più buona di Napoli, d’Italia e quindi del mondo. Oggi è facile parlare di pizza fritta, street food, fritture e frittelle varie, prima la pizza fritta era considerata un alternativa a quella al forno, molti nel menù manco l’avevano ma per lui non è mai stato così…
Con la semplicità, pura passione e soprattutto l’umiltà che lo contraddistingue dalla maggioranza lui ha sempre creduto in quello che creava, nel suo lavoro, nella pizza fritta ed oggi è quello che è. La verità è che quest’uomo due mesi fa ha rappresentato la pizza fritta e Napoli a tutto il mondo in uno degli eventi più importanti di enograstronomia e l’ha fatto con me al suo fianco“.