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Totò Riina in fin di vita: il boss è in coma da giorni dopo una doppia operazione

Oggi il capo di Cosa Nostra compie 87 anni

Nel giorno in cui compie 87 anni, si aggravano le condizioni del super boss di Cosa Nostra Totò Riina. Il capo dei corleonesi è in coma farmacologico da giorni dopo essere stato sottoposto a un doppio intervento chirurgico. Riina è ricoverato nel reparto detenuti dell’ospedale di Parma.

I medici sin da subito hanno precisato che difficilmente il boss avrebbe superato le due operazioni. Le condizioni di Riina sono da anni compromesse. Arrestato il 15 gennaio del 1993 dopo 24 anni di latitanza, il padrino sta scontando 26 condanne all’ergastolo per decine di omicidi e stragi tra le quali quella di viale Lazio (avvenuta nel 1969), gli attentati del ’92 in cui persero la vita Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e quelli del 1993 a Milano, Roma e Firenze.

Più volte i legali di Riina hanno presentato nei mesi scorsi la richiesta di scarcerazione al Tribunale di Sorveglianza a causa delle gravi condizioni di salute del boss. Richieste sempre rigettate dai giudici che non hanno mai ritenuto l’uomo infermo, essendo le sue patologie monitorate anche in carcere e non essendoci necessità di ricovero ospedaliero.

Nei mesi scorsi la Cassazione, dissentendo con l’ordinanza del Tribunale, ha affermato il diritto di morire dignitosamente per il detenuto “soggetto ultraottantenne affetto da duplice neoplasia renale, con una situazione neurologica altamente compromessa, in ragione di una grave cardiopatia ad eventi cardiovascolari infausti e non prevedibili”. Pur riconoscendo l’altissima pericolosità e lo spessore criminale di Riina, il Tribunale non ha chiarito come “possa e debba considerarsi attuale in considerazione della sopravvenuta precarietà delle condizioni di salute”.

Secondo i giudici del Tribunale di Sorveglianza di Bologna Riina ha si’ molte malattie, alcune legate all’età, ma è assistito quotidianamente con “estrema attenzione e rispetto della sua volontà, al pari di qualsiasi altra persona che versi in analoghe condizioni fisiche”, hanno scritto i magistrati. Condizioni che, per il collegio, non riducono il pericolo: Riina è “vigile” e “lucido” e non è cambiato