L’Anm ha lanciato un ultimatum al Comune di Napoli per scongiurare l’ipotesi fallimento, che sembra avvicinarsi sempre di più. L’azienda napoletana dei trasporti ha chiesto a Palazzo San Giacomo, azionista unico attraverso Napoli Holding, di elargire 82 milioni di euro entro due settimane necessari al salvataggio dell’impresa.
Di questa cifra 67,2 milioni sono i crediti maturati nel 2016 che il Comune di Napoli non ha erogato, a cui vanno sommati quelli del 2017 che ancora non sono stati versati. In più ci sarebbero 14,6 milioni dei fondi versati dalla Regione Campania per il periodo che va da agosto a ottobre. Ciro Maglione, amministratore unico dell’Anm, ha inviato una nota alla Napoli Holding e al Comune di Napoli in cui ha chiesto il versamento delle quote sopracitate, di confermare risorse e flussi di cassa per il biennio 2017-2019 e attuare la ricapitalizzazione con il conferimento degli immobili per un totale di 65 milioni di euro come pattuito nel piano di risanamento.
Nella nota Maglione invita a presentare tutta la documentazione necessaria entro e non oltre il prossimo 25 novembre, per il 30 invece, bisognerà organizzare l’assemblea dei soci per l’approvazione del bilancio, e se non dovessero esserci le garanzie sui crediti richieste, si dovrà procedere alla liquidazione della società. L’unica soluzione che si paventa in assenza dell’elargizione da parte del Comune di Napoli della cifra richiesta è dunque il fallimento.