25 autisti dell’Anm sono stati riabilitati alla guida. Si tratta delle persone che tempo fa erano state giudicate inidonee per motivi di salute alla guida e per questo motivo erano state ricollocate nel settore amministrativo, continuando comunque a percepire lo stipendio più alto per autisti.
Com’era stato preannunciato nel piano di risanamento dell’azienda napoletana per la mobilità, sono partiti i controlli per verificare chi è davvero inabilitato alla guida. Così grazie a visite a sorpresa è venuto fuori che 25 persone giudicate inidonee possono riprendere a guidare gli autobus. Sono 52 su 63 i controlli effettuati dai medici. 11 dipendenti ancora non sono stati visitati perché hanno detto di essere malati o di avere impegni improrogabili. Presto, però, arriverà anche il loro turno.
Ciro Maglione, amministratore unico dell’Anm ha detto al quotidiano Il Mattino:
“Noi abbiamo mandato tutti a visita medica. Alcuni sono risultati guariti e sono tornati al lavoro, altri sono passati a inidonei definitivi e dovranno essere comunque oggetto di un’ulteriore visita medica collegiale, come prevede la norma, Abbiamo già riprogrammato il calendario delle visite. Insomma, negli ultimi mesi abbiamo istituito una procedura dedicata per i controlli medici. Non esistono più inidonei temporanei a vita. Da oggi, gli inidonei andranno a visita alla scadenza del periodo fissato dal medico. E due giorni prima della scadenza arriverà la chiamata di controllo. Ci saranno verifiche rigorose periodiche, perché noi non ci accontentiamo“.
Una misura necessaria per comprendere chi veramente non può guidare gli autobus a causa di problemi di salute e chi, invece, potrebbe aver fatto il “furbetto” magari non comunicando l’avvenuta guarigione o addirittura finto di avere chissà quale patologia che gli impedisse di guidare mezzi pesanti come i pullman.