A mettere in atto le reciproche azioni intimidatorie, il sodalizio Vastarella-Mauro contrapposto quello dei Sequino-Savarese
Prima la stesa della domenica contro due negozi in via Arena alla Sanità, poi l’inseguimento degli agenti della polizia che presidiano il territorio contro uno scooter che la scorsa notte avrebbe insospettito i poliziotti. Secondo le forze dell’ordine, e come riportato da Il Roma, si era trattato di un commando vendicativo, pronto a metter a segno un altra sparatoria intimidatoria.
Ma l’allarme nel quartiere Sanità è stato amplificato anche dalle fiamme di un incendio divampato in via Bernardo Celentano ad angolo con via Fonseca che ha tormentato l’inizio settimana dei residenti del rione. Ad andare a fuoco sono state due vetture ed uno scooter. Secondo gli investigatori il rogo sarebbe di origine dolosa. Anche in questo caso la segnalazione alle forze dell’ordine e ai soccorsi è arrivata dai cittadini che vivono tra le stradine in cui è nato Totò.
Per questi ultimi la situazione è diventata insostenibile, i “dispetti” tra i due clan che si stanno sfidando per il controllo del quartiere stanno creando un forte contesto di tensione ed allarme. Lo scontro tra i Vastarella–Mauro e i Savarese–Sequino è nel mirino dell’autorità giudiziaria. In ballo la gestione delle attività illecite, soprattutto quella dello spaccio di stupefacenti e delle estorsioni.
Intanto, le fatidiche telecamere che dovrebbero aiutare le forze dell’ordine nel vigilare sul quartiere, ancora non sono state installate. L’ultimo annuncio da parte delle istituzioni ne prevede l’operatività entro una decina di giorni. Si spera che non sia la solita promessa non mantenuta.