Asia è impegnata su tutto il territorio cittadino nella raccolta differenziata e, in particolare, cerca di combattere il fenomeno dei ‘furbetti’ che non si attengono alle necessarie e idonee pratiche per consentire lo smaltimento dei rifiuti in modo adeguato. Da settimane la ditta napoletana ha avvisato in via Aniello Falcone la raccolta porta a porta sia per le attività commerciali sia per gli utenti. La situazione però, nonostante le campane e ulteriori contenitori aggiunti, non ha portato risultati infatti dai rilievi effettuati sul posto è emerso l’utilizzo incontrollato degli appositi bidoni.
L’ASIA effettuando un’ispezione ha constatato rifiuti di attività commerciali e noti studi presenti in zona. Questa volta non si è limitata a constatare le infrazioni ma ha deciso di pubblicare sulla pagina Facebook il materiale rinvenuto recante nomi e dati sensibili degli interessati: “Le attività di ASIA dedite all’osservanza sul territorio dei comportamenti incivili che riguardano la Raccolta Differenziata continuano senza alcuna sosta. ASIA, da alcune settimane, ha avviato in Via Aniello Falcone la raccolta Porta a Porta a tre frazioni (Carta, RuR e Umido), consegnando a tutte le utenze i contenitori per la raccolta della carta, dell’indifferenziato e dell’umido. In particolare, per rispondere alle specifiche esigenze delle attività commerciali sono state potenziate le postazioni delle campane con l’aggiunta di ulteriori contenitori. Il Porta a Porta è stato preceduto da un’attività di comunicazione capillare, con l’intento di raggiungere tutte le utenze interessate grazie al supporto di operatori specializzati che hanno distribuito oltre ai calendari anche le istruzioni per la corretta pratica della raccolta differenziata. In queste notti è stata monitorata via Aniello Falcone dove, gli ispettori, hanno verificato il contenuto di tutte le campane presenti lungo la strada. A campione, per ogni singolo raccoglitore, sono state prelevate una o più buste e successivamente ispezionate verificandone il contenuto. Dal controllo è emerso una grossa presenza di umido, selvaggiamente conferito in campane per la raccolta della plastica e metalli, del vetro e della carta, mescolato ad una significativa percentuale di indifferenziato. Grazie ad alcuni indicatori presenti nel rifiuto, gli ispettori ASIA, con estremo rammarico, hanno potuto constatare che la provenienza di tale materiale è il frutto del conferimento di comuni utenze domestiche, di studi professionali dell’area (noti medici, noti avvocati, etc) e dalle numerose attività commerciali della zona, come: bar, ristoranti, pub, etc. La frazione dell’umido presenta rifiuti tipici delle attività di ristorazione, numerosi panini ancora integri o parzialmente consumati, residui di pasta o altri pietanze e addirittura in una busta nera posta all’interna di una campana per la raccolta della plastica e metalli è stata ritrovata la testa di un tonnetto. In altri sacchetti, erroneamente conferiti, erano presenti contenitori di farmaci e flaconi di farmaci scaduti, ricette mediche, carte intestate di noti studi di avvocati che operano nel quartiere e anche un appunto scritto in lingua spagnolo molto probabilmente redatto da una domestica che lavora in una dei numerosi appartamenti residenziali della zona. In riferimento a quest’ultimo caso si fa presente che il responsabile amministrativo del rifiuto è il proprietario dell’appartamento e non chi lo conferisce, pertanto è opportuno formare adeguatamente i propri domestici sulla corretta modalità della Raccolta Differenziata. Si fa presente, che atteggiamenti ostativi da parte degli utenti nell’adottare la raccolta differenziata oltre a risultare un illecito amministrativo, può sfociare in un illecito penale secondo il decreto legislativo del 3 aprile 2006, n. 152″.
“Contro gli incivili che non vogliono in alcun modo rispettare le regole della raccolta differenziata – dice Francesco Emilio Borrelli – vanno adottate tutte le misure possibili comprese quelle che possono sembrare gogne pubbliche, come ha fatto l’Asia che ha aperto i sacchetti della spazzatura trovando dentro dei riferimenti che riportano a studi professionali, attività ricettive e residenti della Napoli bene, tutti accomunati dall’avversità a differenziare i rifiuti”.
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