Tra i vicoli del centro di Napoli ci sarebbero alcune tensioni. Protagonisti gli eredi dei sodalizi storici
Spari contro le case dei pregiudicati, “stese” tra i vicoli e una bomba esplosiva in piazza. Sono questi gli ultimi episodi di cronaca che hanno caratterizzato il contesto criminale ai Quartieri Spagnoli. L’ultimo caso è stato l’attacco intimidatorio alla famiglia del ras Vincenzo Masiello detto ‘o Nù che abita nei pressi del Largo Barracche, nel cuore di Montecalvario. I Masiello sono un nome storico dei Quartieri, da sempre attivi nel circuito di attività illecite della zona. Secondo Il Roma la vicenda sarebbe scaturita da una vendetta di un gruppo di giovani affiliati al clan Formicola di San Giovanni a causa di una rissa avuta tra loro e un rampollo dei Masiello all’interno di un locale ad Ischia.
Tuttavia sembrerebbe difficile immaginare uno sconfinamento così ampio per un litigio che si è poi trasformato in rissa. Allora ecco che gli inquirenti hanno iniziato a battere la pista “interna”, cioè quella che porta alle recenti tensioni tra i sodalizi egemoni nel quartiere. In questa fitta rete di vicoli che è possibili suddividere in quattro parti, San Ferdinando, Montecalvario, Chianche–Pignasecca, Montesanto, nonostante il disfacimento dello storico clan Mariano, cioè i ‘Picuozzi, c’è sempre stato un certo equilibrio.
Dopo l’arresto e il pentimento di Marco Mariano, il clan più antico dei Quartieri è quello dei Ricci retto da Enrico Ricci detto ‘Giacumino è fravulella. Querst’ultimo ha imposto il proprio predominio sul territorio insieme agli alleati dei Saltalamacchia e dei Masiello. Il sodalizio Ricci–Saltalamacchia da Montecalvario ha pian piano esteso la propria influenza anche sulle altre zone dei Quartieri Spagnoli. Questo, probabilmente, ha fatto emergere di recente alcuni dissapori con quelli che sono gli eredi dei ‘Picuozzi.
Come riportato da Stylo24, Enzo Romano (braccio destro di Ciro e Marco Mariano) è da due anni in libertà ed avrebbe riunito a Montesanto quelli che sono rimasti fedeli ai Mariano. Dall’altra parte i Ricci–Saltalamacchia avrebbero affiliato al loro interno quello che resta dei vecchi scissionisti dei ‘Picuozzi, ovvero alcuni familiari di Salvatore Cardillo alias Beckenbauer. Inoltre, la scissione di Cardillo è stata segnata, all’epoca, da un agguato (fallito) proprio contro Romano. Insomma a distanza di generazioni potrebbe riproporsi una sfida tra coloro che hanno insanguinato le strade dei Quartieri tra gli anni ’90 e 2000.
La situazione è stata resa ancora più esplosiva con la scarcerazione di Anna Terraciano, la sorella di Salvatore ‘o Nirone boss deceduto dell’omonimo clan, che da almeno 30 anni gestisce le attività illecite in quella zona denominata delle Chianche, compresa tra via Francesco Girardi e piazza Carità. Questo calderone che sarebbe pronto ad esplodere, si è mantenuto tranquillo da anni. Infatti la “pax quartierana” stabilita dai vari sodalizi, con la quale è stato costruito l’attuale equilibrio, permette a tali organizzazioni criminali di poter gestire in autonomia le proprie attività illecite. Ovviamente l’allerta delle forze dell’ordine e degli inquirenti è sempre molto alta.