Alto Impatto. Settecento uomini, distribuiti su tre turni, hanno avviato il processo di saturazione del quartiere napoletano di Scampia. Perquisizioni, sequestri, arresti, denunce, posti di blocco. L’operazione interforze di polizia, carabinieri e guardia di finanza è durata quasi 24 ore.
Diverse le testimonianze dei residenti di Scampia che hanno accolto positivamente l’azione delle forze dell’ordine, augurandosi allo stesso tempo anche una presenza quotidiana in una zona di periferia sempre più spesso abbandonata dallo Stato. Significativo in tal senso è il racconto di un residente, nonno Ciro, di Scampia che nella mattinata del 3 ottobre si trovava in auto con i suoi due nipotini durante il blitz. Ecco il suo racconto in un post pubblicato su Facebook:
“Una mattinata infernale a Scampia. 700 poliziotti hanno cinto d’assedio il quartiere nelle ore in cui la gente andava al lavoro o accompagnava i figli a scuola. Operazione alto impatto. Presidiato ogni angolo e strada. Io accompagnavo i miei nipotini a scuola, uno di 2 anni nel sediolino l’altro 10 anni accanto a me con cintura ben allacciata. Sono stato fermato e controllato a tre distinti posto di blocco. 45 minuti per due chilometri di percorso da casa a scuola. Ben vengano controlli e fermi, ma servono proprio 700 poliziotti per un giorno? Non sarebbero più opportuni 70 poliziotti per 365 giorni all’anno? Si eviterebbero tantissimi disagi alla gente perbene di Scampia che è la stragrande maggioranza e si avrebbe un impatto forse non ‘ALTO’ ma sicuramente più efficace. La foto allegata, un bellissimo e curatissimo parco di Scampia, sicuramente non finirà sui giornali. Di questo assedio ne parleranno giornali e telegiornali di tutta Italia. Ancora una volta non si renderà un buon servizio alle grandissime potenzialità di questo martoriato è bellissimo quartiere.