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Napoli a piedi, lavoratori Anm scioperano e attaccano sindaco: “Comune unico responsabile”

Caos, traffico e disagi. E’ un lunedì nero più del solito quello che si registra a Napoli in seguito allo sciopero di 24 ore dei lavoratori dell’Anm, l’Azienda Napoletana Mobilità, che si occupa del trasporto pubblico in città. Ferme la linea 1 della metropolitana, le funicolari cittadine, le scale mobile e i servizi intermodali, oltre al trasporto su gomma. Chi è giunto in città con il servizio pubblico extraurbano – che viene effettuato regolarmente – è stato costretto a raggiungere la destinazione a piedi, a causa del blocco dei mezzi. Secondo quanto riferisce il sindacato Usb, l’adesione allo sciopero è stata quasi totale.

In mattinata è prevista una manifestazione con lavoratori e sindacati in piazza Municipio, davanti alla sede del Comune, per chiedere garanzie occupazionali e il rilancio del settore che “deve rimanere rigorosamente pubblico”. Il sindacato Usb si scaglia contro l’Anm e l’amministrazione comunale per il piano di risanamento definito “fallimentare” che, viene sottolineato, “non ha eliminato sprechi, clientele e privilegi”. “Inaccettabili – attacca l’Unione Sindacale di Base – le accuse mosse dal primo cittadino nei confronti dei lavoratori in sciopero. L’unico responsabile di questo disastro è proprio l’Amministrazione Comunale che non ha voluto ascoltarci quando, negli anni, avevamo segnalato la gestione allegra del personale, gli sprechi e l’incapacità della dirigenza”.

“La straordinaria partecipazione dei lavoratori allo sciopero di stamattina – afferma Marco Sansone del coordinamento Regionale USB – unita alla forte mobilitazione dei comitati cittadini contro il Piano di Risanamento deve portare quest’Amministrazione Comunale e l’Azienda a compiere un’attenta e seria riflessione in merito ai provvedimenti adottati. Nell’incontro previsto per giovedì presso il Comune di Napoli – conclude Sansone – auspichiamo si possa trovare, nell’ambito del confronto, un punto di rilancio capace di convergere in un processo unitario, il più possibile condiviso, tra le Organizzazioni Sindacali e la Proprietà, Comune di Napoli, al fine di evitare nuove mobilitazioni nell’interesse della città, dei lavoratori e dell’utenza”.