I dettagli sulla guerra tra il clan Di Lauro e gli scissionisti guidati da Cesare Pagano e Raffaele Amato stanno iniziando a delineare un quadro di violenza assoluta. La sanguinosa faida esplosa tra il 2004 e il 2005 e che ha causato tantissimi morti sta rivelando parecchi aspetti ancora sconosciuti agli inquirenti.
A svelare questi retroscena Gennaro Notturno, esponente di spicco della fronda scissionista e killer degli Amato–Pagano. Lo zio di Nicola Notturno, il 21enne ucciso la notte dello scorso 18 settembre, ha deciso di pentirsi e le pagine dei verbali riempite dai Pm iniziano ad essere numerose e molto corpose.
Come riportato da Il Corriere del Mezzogiorno, Notturno ha raccontato agli inquirenti gli aspetti più macabri dell’omicidio di Antonio Ruggiero avvenuto nel 2005. Uno dei primi assassinii che hanno dato il via per la guerra che ha avuto per obiettivo la conquista e il controllo delle piazze di spaccio di Scampia e Secondigliano.
“Prima l’abbiamo ucciso, poi gli abbiamo tagliato la testa con una sega da falegname. A quel punto i killer l’hanno buttata per terra e ci hanno iniziato a giocare a calcio tra le risate del boss mentre alcuni affiliati vomitavano i un angolo. Eravamo in una villa a Varcaturo“. Era la testa di Ruggiero che poi è stata consegnata ad una vedova che aveva perso il marito a causa di un cugino di quell’uomo ucciso e decapitato.
Ma questo non è l’unico caso, infatti, sono emersi anche i dettagli dell’omicidio di Gaetano De Pasquale avvenuto il primo novembre del 2004. Quest’ultimo è stato rapito e portato al cospetto del boss Cesare Pagano. “Lo ha legato ad una sedie e interrogato per ore. Gli disse che se parlava e svelava alcuni segreti dei Di Lauro lo avrebbe riempito di soldi e mandato in Sud America. A quel punto gli mostrò migliaia di euro, De Pasquale parlò, ma poi gli uomini di Pagano lo affogarono in una bacinella piena di acqua per poi gettarne il corpo in un pozzo“.
Notturno (che non è l’unico collaboratore di giustizia, infatti, in queste settimane anche l’ex affiliato al clan Abbinante Pasquale Riccio sta parlando con gli inquirenti), ha svelato i retroscena anche del duplice omicidio di Salvatore De Magistris e Gennaro Emolo avvenuti entrambi nel 2004.
Il primo, patrigno del killer Biagio Esposito, è stato ucciso dagli uomini dei Di Lauro che dopo averlo picchiato gli sono passati sopra con le motociclette. Il secondo è morto per ritorsione, colpito alla testa da un proiettile esploso da un’arma da fuoco con silenziatore. Inoltre Notturno ha dichiarato che spesso si recavano dalle loro vittime con al polso “Rolex da 100mila euro, così per fare ancora più impressione ai nostri nemici“.
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