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Ucciso nel suo palazzo, il messaggio degli scissionisti ai Notturno: “State zitti”

Sono andati ad ammazzarlo direttamente nell’androne del palazzo dove abitava nel lotto T/A a Scampia, periferia a nord di Napoli. Nicola Notturno, 21 anni, è stato ucciso pochi giorni dopo l’ufficializzazione, con tanto di dichiarazioni rese ai magistrati della DDA di Napoli, dell’inizio della collaborazione con la giustizia dello zio Gennaro Notturno, 47 anni, meglio conosciuto negli ambienti malavitosi come “‘o sarracino“.

Raffaele Notturno, Nicola Notturno, Enzo Notturno, Gennaro Notturno

I killer sono entrati in azione a bordo di un’auto poco prima delle 3 nella notte tra domenica e lunedì in via Cervi, nei pressi della scale H delle palazzine popolari dove la vittima risiedeva. I sicari hanno avuto il via libera probabilmente da uno specchiettista, poi uno di loro è sceso dall’auto e ha ricoperto di piombo Nicola Notturno. Undici i bossoli ritrovati a terra dagli agenti del commissariato di Scampia e della Squadra Mobile di Napoli. Sette i proiettili che hanno centrato il 21enne, deceduto in ambulanza durante la corsa all’ospedale San Giovanni Bosco.

Nicola Notturno aveva diversi precedenti per guida senza patente. In passato più volte è stato sorpreso, in compagnia di pregiudicati, alla guida di auto di grossa cilindrata senza averne i requisiti richiesti dalla legge. Era un ragazzo grosso, figlio di Raffaele Notturno, 43 anni, che con i fratelli Gennaro “‘o sarracino” ed Enzo alias “Vettorio“, 40 anni, avevano dato il là alla scissione dal clan Di Lauro insieme alle famiglie Abete-Abbinante e a quelle capeggiate dai due superboss Raffaele Amato e Cesare Pagano.

La notizia dell’inizio della collaborazione con la giustizia di Gennaro Notturno e la concreta possibilità che possano essere ricostruiti numerosi omicidi che hanno caratterizzato uno delle faide più violente di sempre, ha spinto le famiglie ancora in gioco a mandare un messaggio chiaro e inequivocabile ai Notturno e in special modo a “‘o sarracino“. E’ questa la pista che seguono principalmente gli investigatori.

Inserire infatti l’omicidio di Nicola Notturno in una guerra per lo spaccio degli stupefacenti, con sullo sfondo il prepotente ritorno del clan Di Lauro (alcuni figli di Ciruzzo “‘o milionario” sono stati scarcerati di recente), è un’ipotesi che non convince del tutto. Più probabile che ad uccidere Notturno jr siano stati sicari assoldati dalle famiglie alleate nella scissione. La ricostruzione di decine di omicidi, con nomi di mandanti ed esecutori materiali, fatta da chi quella guerra contro i Di Lauro l’ha condotta in prima persona, può inguaiare (se ancora ve ne fosse bisogno) le posizioni di boss, ras e affiliati.