E’ Il Parco Sommerso di Gaiola l’area marina protetta più amata d’Italia, il parco archeologico ambientale di Posillipo ha vinto la sfida lanciata da Asdomar. Sul podio insieme ad altre due campane Punta Campanella (Napoli) e la Costa degli Infreschi (Salerno). Sono stati gli utenti di Facebook a decretare la vittoria e la donazione di 23.000 euro. Il concorso indetto a maggio dal marchio premium di Generale Conserve insieme al partner SEAC, ha visto in gara bene 29 Aree Marine Protette di cui 6 campane. Oltre le tre arrivate sul podio hanno gareggiato anche il Parco sommerso di Baia, l’area marina del Regno di Nettuno e quella di Santa Maria di Castellabate.
Maurizio Simeone, ecologo marino e Presidente del Centro Studi Interdisciplinari Gaiola che gestisce l’area marina protetta ha commentato così la vittoria:
“L’area della Gaiola, benché luogo simbolo della costa partenopea carico di storia e suggestioni, prima dell’istituzione del Parco versava in uno stato di degrado e abbandono. Questa vittoria rappresenta una bellissima testimonianza di affetto e di stima da parte della cittadinanza, e non solo, per il grande lavoro di tutela e di riqualificazione dell’area svolto in questi anni dal Parco”.
IL PARCO SOMMERSO DELLA GAIOLA: DESCRIZIONE. Nel Parco Sommerso di Gaiola, sui fondali a pochi metri di profondità, si trovano resti di approdi, peschiere e vasche per l’allevamento del pesce dell’aristocrazia romana tra fine II secolo A.C. e I secolo d.C. Verso il borgo di Marechiaro spunta poi la villa marittima da tutti conosciuta come “Casa degli Spiriti” attorno la quale ruota una leggenda misteriosa. La zona è stata in declino per diversi anni fin quando nel 200 è stata istituita l’Area Marina Protetta che ha valorizzato il patrimonio archeologico e naturalistico del posto.