Voce di Napoli | Navigazione

Torre Annunziata, blitz contro il clan Gionta: 12 fermi. Presi i due reggenti

Imponevano il pizzo a imprese, commercianti e centri medici e avevano raggiunto accordi con altri clan per dividersi gli affari illeciti sul territorio. Blitz nella notte dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata contro il clan Gionta, attivo nel comune vesuviano.

 

I militari hanno dato esecuzione a un decreto di fermo d’indiziato di delitto disposto d’urgenza dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli a carico di 12 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di estorsione e di detenzione e porto illecito di armi aggravati da finalità mafiose.

L’indagine che ha portato alle misure pre-cautelari riguarda le attività di capi e affiliati del clan camorristico Gionta, storicamente operante per il controllo degli affari illeciti nel territorio di Torre Annunziata. I militari hanno ricostruito l’attuale organigramma del sodalizio criminale accertando che l’attuale reggenza è ancora rappresentata da soggetti della “vecchia guardia”, indicati dagli altri affiliati come “i due boss che abbiamo adesso”. Si tratta di Vincenzo Amoruso e Luigi Della Grotta.

Documentata una diffusa e sistematica attività di racket sul territorio a imprese, esercizi commerciali, società di ormeggi e centri medici, ai quali il pizzo veniva imposto mensilmente in base alla capacità economica e in occasione delle tre principali festività dell’anno.
Certificati patti criminali per la spartizione del territorio e delle imprese da sottoporre a pizzo con i Gallo-Cavalieri e i Limelli-Vangone.