Una data da ricordare? Il 1488. Fu infatti questo l’anno che vide la nascita dell’isolotto di San Martino. Molto probabilmente prima il panorama montese era allietato dalla presenza di un promontorio. Col tempo però la lingua di terra che teneva adeso questo lembo di paradiso al Monte di Procida iniziò a dissolversi fino a scomparire del tutto. I frequenti movimenti tellurici, un maremoto e/o più semplicemente l’azione erosiva degli agenti atmosferici aveva dato vita all’Isolotto di San Martino e alla sua superficie di circa 1600 metri quadrati. Fin qui la naturale evoluzione geologica. Quando però questo lembo di terra passò ad essere gestito dagli essere umani, fu allora che iniziò il suo lento ed inesorabile declino.
La storia del suo sfruttamento ebbe inizio a cavallo tra il XVI ed il XVII secolo. L’isolotto di San Martino venne infatti adibito a base per la pesca del tonno. Fu però solo nel XIX secolo che si cominciarono a vedere i primi effetti nefasti del suo depauperamento a causa dell’estrazione della pozzolana e del tufo. La sua costa infatti si abbassò di circa 16 metri rispetto a quella montese. Come se questo non bastasse nel 1917 venne deciso di effettuare sull’Isolotto di San Martino il collaudo dei siluri prodotti a Baia. Qualche anno dopo, verso la fine del 1930, finalmente videro la luce la galleria ed il ponte. Entrambi purtroppo furono colpiti durante la Seconda Guerra Mondiale.
La situazione cambiò nuovamente nel 1950 quando il Signor Antimo Esposito di Carrubbene non solo riuscì a rendere suo il tunnel acquistandolo dalla Marina ma ebbe in concessione per circa quarant’anni dal sindaco Tozzi anche l’isolotto. All’uomo fu sufficiente un solo anno per trasformare questo lembo di terra situato a ridosso dei Campi Flegrei in una vera e propria attrazione turistica. Il 2014 doveva essere l’anno della svolta. San Martino tornava infatti nelle mani del ‘legittimo’ proprietario: il comune di Monte di Procida ma fu in realtà abbandonato al mare e alle intemperie tant’è che l’estate scorsa, esattamente il 25 Giugno 2016, una buona parte del costone di San Martino cedette andando perduto per sempre.
L’opera di disfacimento proseguì l’anno successivo quando il 7 marzo 2017 crollò anche il ponte con il conseguente isolamento di uno dei posti più suggestivi di Monte di Procida. Da allora è possibile solo immaginare quanta bellezza l’isolotto di San Martino nasconde agli occhi di coloro i quali non hanno saputo far altro che sfruttare le sue risorse annientando un vero e proprio angolo di paradiso. Ed è per ricordare a tutti noi quanto questo lembo di terra abbia ancora da offrire che Salvatore Del Giudice ha realizzato per VocediNapoli.it questo video che riprende ciò su cui ormai non possiamo più, almeno per il momento, posare lo sguardo. Dopo il 1488 che vide la nascita dell’isolotto di San Martino un’altra data da ricordare è quella del 29 agosto 2017, il giorno in cui si è andati alla riscoperta di quel lembo di terra tristemente famoso per essere finito alla mercé di uomini senza scrupoli, giorno in cui su Youtube è apparso per la prima volta il video che riprende dall’altro uno dei tesori di inestimabile valore della nostra cara amata Terra.
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