In Italia le navi a vapore circolavano già a partire dal 1818. La prima nave del genere fu la Ferdinando I: costruita nei cantieri partenopei di Vigliena, salpò da Napoli il 27 Settembre ed inaugurò una stagione di incredibili primati marittimi per i Borboni che si successero nell’amministrazione del Regno delle Due Sicilie. Non fece certo scalpore, quindi, quasi quindi anni più tardi, la costruzione del “Francesco I”, uno dei tanti piroscafi di cui la flotta borbonica si poteva fregiare.
Eppure la Francesco I sarebbe entrata nella storia come prima nave da crociera al mondo. Con un po’ di immaginazione, potremmo riuscire a figurarcela: non aveva l’elica, invenzione che cominciò ad essere utilizzata a partire da metà ‘800. Il vapore diventava propulsione grazie al lavoro di due grosse ruote di legno piazzate sui lati della nave, come avveniva per le imbarcazioni che risalivano i grandi fiumi americani.
La Francesco I era quindi un piroscafo, con motore a vapore, e due grosse ruote laterali, in grado di coprire con estrema affidabilità una lunghissima tratta: partenza da Palermo, e scali a Civitavecchia, Livorno e Genova, per fare tappa finale a Marsiglia. Questo nelle intenzioni ordinarie. Perché quanto portò la Francesco I alla ribalta delle cronache internazionali fu ben altro utilizzo. Due anni più tardi fu scelta per intraprendere un viaggio molto particolare.
Si pensò alla Francesco I per realizzare un viaggio che avrebbe proiettato la nave nel meraviglioso mondo del turismo. Un’idea che oggi sembra lapalissiana, ma a cui mai nessuno aveva pensato fino ad allora. La straordinaria trovata fu reclamizzata con ogni mezzo allora possibile, in particolare dandole rilievo grazie ad articoli di giornale e cartelloni pubblicitari. Si pensò anche, ennesimo primato, di piazzare pubblicità sulle fiancate dei treni.
La campagna pubblicitaria fu lanciata in ogni Stato Europeo, e la prima “clientela”, selezionatissima, risultò essere di primo piano. Nobili, principi, e autorità rinomate del vecchio continente furono i primi ad imbarcarsi per un viaggio marittimo di puro piacere. I facoltosissimi passeggeri furono, dall’estero, tredici inglesi, dodici francesi, tre russi, tre spagnoli, due prussiani, due bavaresi, due olandesi, un ungherese, uno svizzero, uno svedese, un greco.
Si imbarcarono a Napoli il 16 Aprile 1833, pronti ad intraprendere un meraviglioso viaggio con meta Costantinopoli, e fermate intermedie a Taormina, Catania, Siracusa, Malta, Corfù, Patrasso, Delfo, Zante, Atene, Smirne. Città storiche e dalle mille attrattive turistiche: un tour di tutto rispetto, degno procursore delle moderne crociere.
I viaggi d’andata e di ritorno durarono nel complesso tre mesi. Tre mesi nei quali non si ebbe proprio il tempo di annoiarsi, viste le gite organizzate nelle prestigiose località scelte per ormeggiare momentaneamente la Francesco I, e le feste, i balli, e i giochi con i quali si intrattenevano gli illustri ospiti a bordo della nave, durante la traversata.
Come testimonia un architetto francese Marchebeus, ospite a bordo, i tre mesi di crociera sulla Francesco I furono scossi da momenti di grossa tensione. Per due giorni infatti la nave subì forti scossoni a causa di un ostinato maltempo. Molti ospiti rintanati nelle proprie stanze in preda al mal di mare, non si accorsero delle preoccupanti “strisce di fiamme fosforescenti” che la nave lasciava sul suo cammino.
Giunti in Sicilia la tempesta si calmò, e la vita a bordo riprese entusiasmo, anche grazie al ballo organizzato in onore del Re di Napoli, giunto a Messina proprio nella giornata in cui la Francesco i vi ormeggiò. Il viaggio riprese, tra le mete su citate, fino a giungere a Costantinopoli, dove si scrisse di un sultano affacciato ai propri appartamenti, che, binocolo alla mano, esprimeva la propria ammirazione per la bellezza della Francesco I in avvicinamento.
Al ritorno a Napoli, avvenuto il 9 agosto dello stesso anno, dopo 112 giorni di crociera, lo stesso architetto Marchebeus annotava: “Riassumendo, la prima crociera turistica che sia stata fatta, data l’epoca in cui ebbe luogo, per le persone che vi presero parte, pel programma-itinerario, per gli svaghi brillanti che l’accompagnarono, malgrado qualche inconveniente, può benissimo far dire: non si fa meglio oggi“.
Altre cronache dell’epoca riportano pareri positivi sulla prima nave da crociera al mondo (o meglio, sul primo piroscafo convertito in nave da crociera). Si mettevano in evidenza, a prescindere dai fattori estetici, le caratteristiche tecniche della nave, in grado di raggiungere velocità elevatissime grazie ai 120 cavalli in dotazione al motore. Tantissimi, se paragonati agli 80 dei francesi, e ai miseri 25 dei piemontesi.
Non a caso l’anno successivo la Francesco I realizzò un viaggio da Napoli a Palermo in tempi record. Passeggeri eccellenti il sovrano Ferdinando II e la sua signora Maria Cristina di Savoia. Tempo della traversata: un giorno. Siamo in linea con i tempi dei moderni traghetti. Il viaggio fu talmente rapido che Ferdinando II, al suo arrivo, trovò i siciliani ancora intenti nei preparativi per il suo arrivo, impensabile il giorno successivo alla partenza.