Voce di Napoli | Navigazione

Altro sputtanapoli, rissa a Gallipoli occasione per offendere i napoletani

Dopo l'episodio della rissa nella nota località estiva, di cui non si conosce bene la dinamica, sul web sono apparsi molti commenti discriminatori

Una maxi rissa nel centro di Gallipoli è diventata lo sfogo di tanti urlatori del web che hanno colto la palla al balzo e iniziato ad offendere e discriminare il popolo napoletano. L’ennesimo e vergognoso caso rappresentato da diversi commenti rivolti ai partenopei. Ma ricostruiamo la vicenda.

Nel centro di Gallipoli, nei pressi di un noto ristorante, si è sentito il boato derivante da un’esplosione. Secondo alcune testimonianze (non confermate), alcuni ragazzi (napoletani?) avrebbero iniziato ad urlare “Terrorismo, terrorismo“, provocando il panico e il via via generale della folla. Poi è emersa un’altra versione, che un cameriere del locale avrebbe litigato con un giovane cliente (napoletano?) accusandolo di non aver pagato il conto, da li sarebbe scoppiata una mega rissa, culminata con i lancio del petardo. E infine, per non non farci mancare nulla, ecco una terza versione che smentisce la precedente, ovvero sarebbe successo l’opposto: il ragazzo (napoletano?), che aveva regolarmente pagato, infastidito dall’atteggiamento del cameriere, che affermava il contrario, avrebbe iniziato a litigarci.

Insomma tre versioni differenti, nessuna conferma o smentita e nessuna certezza che i “cattivi” siano stati dei ragazzi napoletani. Ma si sa nell’epoca della post verità si tende a credere a ciò che è percepito e non a ciò che è reale. Di conseguenza, alle prime notizie uscite, che hanno parlato di giovani napoletani, colpevoli di aver scatenato una rissa, fatto esplodere un petardo e mandato nel panico il centro di Gallipoli (senza neanche aver pagato il conto del ristorante dove avrebbero cenato), ha scatenato l’odio del web.