Le rivelazioni, come riportato da Cronache della Campania, sono contenute in un verbale del mese di luglio
Ha deciso di diventare collaboratore di giustizia Pasquale Pesce, boss del sodalizio Pesce – Marfella. Le sue dichiarazioni stanno supportando gli inquirenti della DIA (Direzione Distrettuale Antimafia) nelle indagini sulla faida di Pianura che vede coinvolto anche il sodalizio dei Mele – Romano.
“Ho deciso di parlare perché sono stanco di fare la guerra alla mia stessa famiglia. Già hanno ammazzato mio fratello“, ha dichiarato Pesce che ha visto morire il fratello Carmine proprio vicino casa nel 2004. Quell’omicidio ha segnato la scissione definitiva dei Mele dai Pesce, famiglie tra loro imparentate.
Dagli ultimi atti giudiziari si evince che Pasquale Pesce abbia identificato Giuseppe Foglia come killer del suo clan: “Si tratta di lui, affiliato al sodalizio Pesce – Marfella dal 2013 unitamente a Salvatore Marfella. È stato l’esecutore materiale di omicidi ordinati direttamente da me. Per l’organizzazione si è occupato anche di altro, come della consegna e ritiro della droga e della riscossione dei pagamenti. Mi fidavo di lui“.