Era stato arrestato dopo un inseguimento in autostrada, il video ha fatto scalpore in rete diventando virale. Gennaro Trambarulo detto ‘o Muntato è stato prelevato dalla sua auto, mentre il regolare flusso del traffico è stato interrotto. Un’operazione da film hollywoodiano che si è arricchito di un altro colpo di scena: il reggente del clan Mallardo è stato scarcerato ieri sera dal Tribunale del riesame. Una vittoria per i legali Raffaele Chiummariello e Francesco Foreste.
Per Trambarulo era stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere da parte della Procura di Napoli, su richiesta della DDA (Direzione Distrettuale Antimafia) partenopea. Il motivo? la sua presunta partecipazione all’agguato che ha portato alla morte di Gennaro De Roberto, ucciso il 25 settembre del 1996 fuori il carcere di Secondigliano. Quest’ultimo sarebbe stato assassinato per aver offeso il figlio del boss Mallardo e sfidato il clan tentando di passare tra le fila di un sodalizio avversario.
Le indagini si sono basate sulle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia che hanno indicato in Trambarulo uno dei due killer colpevoli dell’omicidio. Tuttavia la decisione del Tribunale del riesame ha ribaltato gli esiti dell’attività investigativa. La vicenda ha rivelato un’influenza dell’Alleanza di Secondigliano (in particolare dei Licciardi e dei Mallardo) sui conflitti criminali del territorio proprio dell’area flegrea e riconducibili alla faida tra i clan Sebastiano – Bellofiore e Longobardi – Beneduce.