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Allarme Vesuvio, l’ARPAC: “Dati sulle polveri allarmanti, non basta chiudersi in casa”

L’incendio sul Vesuvio sta ormai devastando il Napoletano, diversi roghi stanno interessando i comuni del Vesuviano e nella scorsa giornata altri focolai si sono verificati nel parco degli Astroni situato nella zona flegrea. I continui incendi hanno reso l’aria irrespirabile soprattutto nel territorio della zona rossa, ma dopo alcuni rilievi effettuati dalll’Arpac (Agenzia Regionale per l’ambiente della Campania ) la situazione pare essere grave in tutta la città.

Sono stati effettuati dei monitoraggi straordinari sulla qualità dell’aria e il dottor Giuseppe Onorati dell’Arpac ha rivelato: “I dati sulla presenza di polveri sottili sono sopra il livello di norma in tutte le centraline tra Napoli e provincia la situazione più critica si è registrata nelle centraline di Napoli nella zona Ferrovia, Museo Archeologico e via Argine“. Il Dottor Gaetano Rivezzi, presidente campano di ISDE Medici per l’ambiente, aggiunge: “I dati sulle polveri sono quintuplicati, non basta stare chiusi in casa potrebbe servire anche un pezzo di stoffa bagnato per fermare le particelle e farcele assimilare in modo migliore“.

Anche lo pneumologo Gennaro D’Amato è intervenuto sulla questione spiegando al quotidiano la Repubblica quali sono i rischi che corrono le persone in questi casi: “C’è un pericolo imminente causato dall’inquinamento atmosferico. si sta prendendo troppo alla leggera la salute pubblica”. Il consiglio è quello di restare in casa e respirare il meno possibile l’aria esterna in quanto è grave il fatto che nell’aria sia presente il particolato rappresentato da polveri di silicio e derivati presenti nei prodotti di combustione dei roghi.