Incendio Vesuvio: parlano i Volontari in azione

Già dalle prime ore di Lunedi, è apparso chiaro che la lotta al vasto incendio che da due giorni sta interessando il Vesuvio sarebbe stata ardua: l’estensione e la posizione dei focolai, insieme alle alte temperature, rendono le operazioni dei soccorritori molto complicate e sarà determinante il massiccio impiego di mezzi aerei.
Per fronteggiare l’emergenza, è stato subito istituito un punto di coordinamento nei pressi del ristorante ”La Siesta” ad Ercolano, alle pendici del vulcano, da dove vengono indirizzati elicotteri e Canadair e partono le squadre dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile.

Nunziante Lucci, Coordinatore del Nucleo di Protezione Civile “Falco” di Bacoli spiega: “Siamo sul posto dal pomeriggio dell’11 luglio, ma la grande difficoltà è che il fronte dell’incendio è nelle zone più impervie e per arrivarci si devono utilizzare mezzi con vasche da 500 litri d’acqua, che si svuotano in pochi minuti e ci costringono a tornare indietro di chilometri per ricaricare. Nel frattempo, le zone in cui l’incendio era stato spento, riprendono a bruciare, vanificando tutto il lavoro svolto. Il tappeto di aghi di pino secchi, che si innescano uno dopo l’altro incendiando il sottobosco, danno come la sensazione che il fuoco scenda dall’alto, come se fosse liquido, e in più di un’occasione abbiamo dovuto indietreggiare velocemente per non essere circondati”.

Siamo stati inviati sul fronte verso Torre del Greco in supporto ai Vigili del Fuoco, a protezione di alcune abitazioni” racconta Emanuele Cervelli, Vicepresidente del Centro Operativo di Protezione Civile “Falchi del Sud” di Napoli, “dopo aver spento le fiamme e arginato l’avanzamento, abbiamo proseguito alla bonifica di quell’area, estinguendo anche le più piccole “braci” che continuando a bruciare per molto tempo, sono pronte a innescare nuovamente le fiamme al primo colpo di vento, e a cercare di abbassare la temperatura del terreno nelle aree non ancora bruciate“.

Abbiamo avuto grandissima collaborazione da parte dei cittadini – continua Cervelli -, che ci hanno offerto acqua e cibo a più riprese e continuavano a indicarci i sentieri più nascosti della zona per raggiungere le fiamme, anche se il fronte più esteso, resta difficile da raggiungere da terra”.
Anche in queste ore, decine di Vigili del Fuoco, Operatori della Protezione Civile regionale e Volontari di Protezione Civile, ora affiancati anche dall’Esercito, sono impegnati sui vari fronti del fuoco, cercando di arginare e contrastare quello che è già uno dei più vasti degli ultimi anni.

Sergio Notari

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