Le centinaia di immagini che da ieri inondano i social media e i telegiornali, ritraendo il Vesuvio avvolto da una spettrale colonna di fumo, hanno sicuramente avuto un forte impatto emotivo, anche perché rievocano scenari ben peggiori. Ma l’idea di quanto sta realmente succedendo nelle ultime 24 ore sul Vesuvio, ce la dà forse la rielaborazione dei dati satellitari.
Come mostrato dalla foto, la situazione del Vesuvio è davvero più che allarmante: circa 150 fuochi attivi confermati solo nelle ultime 24 ore, per lo più concentrati in due aree, una, a sud-est, da Trecase a Terzigno; una a nord-ovest, fra Ercolano e Sant’Anastasia, dove già nei giorni scorsi ci sono stati altri incendi.
La foto è tratta dal sito dell’ EFFIS, European Forest Fire Information System, ovvero il sistema europeo di informazione sugli incendi boschivi, attivo in Europa dal 1998.
Sul sito dell’EFFIS è possibile verificare la situazione degli incendi in tempo reale, grazie ai dati forniti dai satelliti; funziona più o meno così: con particolari telecamere, i satelliti effettuano scansioni termiche del terreno rilevando eventuali “anomalie termiche”; se la temperatura di queste anomalie è al di sopra di una determinata soglia, il fuoco potenziale viene confermato come un fuoco attivo o “punto caldo”.
Al momento, oltre ai Vigili del Fuoco, soro arrivate squadre di Volontari di Protezione Civile abilitate allo spegnimento degli incendi boschivi da tutta la provincia di Napoli, da Bacoli a Pomigliano d’Arco, da Somma a Pollena Trocchia, oltre che dal Vomero, San Giovanni e Gianturco, su attivazione della Sala Operativa della Regione Campania.