Oggi pomeriggio a Napoli si è sentita la puzza di bruciato fino in centro. Tutti hanno immediatamente pensato ad un incendio, visto il periodo si tratterebbe di un ipotesi più che corretta. E in effetti non siamo stati smentiti. Allora si è immaginato che i fumi del Vesuvio siano arrivati fino in città portati da quel poco di vento che questo caldo asfissiante concede ogni tanto. Invece, su questo, siamo stati smentiti. Le fiamme non provenivano dalle zone vesuviane e neanche da Fuorigrotta (quartiere in cui si è sviluppato un incendio che ha causato un’evacuazione a via Caravaggio) ma dal parco degli Astroni.
Così l’inferno è giunto anche li e se si trattasse di un incendio doloso, aggiungerei che le menti malate e criminali hanno deciso di colpire una delle riserve naturali più importanti del paese. Il parco, gestito dal Wwf si trova nell’area flegrea della regione ed è diventata un luogo naturale di spicco dal 1987 su disposizione del Ministero dell’ambiente.
Secondo quanto riportato da diversi portali e da molti utenti sui propri profili social, sarebbero stati bruciati già circa 6 ettari di lecceta e macchia mediterranea. Purtroppo l’incendio non è stato ancora domato e le fiamme sono ancora accese. Il fuoco si è propagato in quanto gli elicotteri con l’acqua non sono ancora stati in grado di spegnere i roghi. I fumi sono alti nel cielo e si sono visti e sentiti fino a Napoli.
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Da via pisciarelli #incendi #pozzuoli #astroni #Napoli pic.twitter.com/rv3qbG33qh
— Mariano Pacileo (@pacileomar) July 12, 2017