Niente licenze, abusivismo e nessun scontrino fiscale. Sono questi i principali motivi che hanno causato diversi provvedimenti della guardia di finanza e della polizia municipale nei confronti di molti stabilimenti balneari a Napoli e Provincia. In particolare l’attività congiunta delle fiamme gialle e dei vigili si è concentrata nelle località di Capri, Ischia, Salerno, Baia, Pozzuoli, Sorrento e Massa Lubrense.
Il risultato di quest’operazione ha portato alla luce la mancata emissione di scontrini fiscali per il noleggio di lettino, sdraio, ombrelloni. La somministrazione di alimenti e bevande senza che fosse esposto al pubblico il prezzario dei servizi offerti. Lo stesso è accaduto anche per i parcheggi.
In particolare a Pozzuoli, gli agenti della polizia municipale, hanno eseguito una raffica di multe e verbali ai danni di alcuni lidi, perché sprovvisti di regolare licenza per il noleggio di materiale come lettini ed ombrelloni. Tali attrezzature sono state sottoposte a sequestro. Non solo, ma tutto questo è stato depositato in edifici di proprietà pubblica e non privata. Già in passato ci sono stati dei problemi che hanno riguardato il comune flegreo. Infatti per gli stabilimenti che si trovano in via Napoli ci sono state delle feroci polemiche in merito alle concessioni per la gestione delle spiagge.
Tutto è scattato a partire da una segnalazione del quotidiano La Repubblica che ha evidenziato quanto costa andare al mare per una famiglia media napoletana, composta da 4 persone. Inoltre dall’inchiesta del giornale sono emersi diversi interrogativi che ogni estate tornano protagonisti delle cronache: fino a dove una persona può avere accesso pubblicamente senza dover pagare l’ingresso allo stabilimento? Quali sono le parti di spiaggia e costa pubbliche? Quali quelle private? Cosa è possibile portare con se in spiaggia, se essa rientra nei confini di uno stabilimento?