Paolo Villaggio è morto all’età di 84 anni, una notizia terribile per tutto il mondo del cinema italiano. Il ragionier Fantozzi, emblema dell’impiegato medio italiano, ha fatto la storia della TV nostrana. I funerali si terranno il prossimo 5 luglio a Roma e sarà organizzata anche una cerimonia laica presso la Casa del Cinema di Roma.
Sono moltissimi i messaggi di cordoglio degli amici, colleghi e di chiunque gli volesse bene. Nonostante fosse lontano dai riflettori da un po’, Villaggio continuava a essere un personaggio molto amato. Recentemente aveva rilasciato un’intervista a Marie Claire, Villaggio aveva parlato di come avrebbe voluto i suoi funerali, con una richiesta bizzarra:
“Invece che essere cremato, penso alla possibilità di essere bollito Mi immagino un bel pentolone in piazza del Popolo a Roma, con i fiori dentro, la preparazione, tu che arrivi e tutti che applaudono. Però devi avere il diritto a essere preservato da cose umilianti, tipo il limone o la carota. La carota può suscitare ilarità!”.
Paolo Villaggio ha sempre avuto una grane ironia, anche nelle sue interviste, parlando di un tema tanto triste quanto la morte, riusciva a far sorridere:
“Dopo quello di Sordi, a Roma non se ne può più. Anche a Genova, dopo quelli di De André, non c’è più storia. Vanno pianificati per benino o è meglio scomparire completamente senza darne notizia. Però, mi dispiacerebbe perdere l’opportunità di scrivere io il mio coccodrillo per La Repubblica o il Corriere”. La sua scomparsa senza ombra di dubbio segna la fine di un’epoca.