Poteva scapparci il morto, ieri nel tardo pomeriggio a Marianella, nell’area Nord di Napoli, proprio vicino alla fermata della metropolitana. I killer sono arrivati a grande velocità, in sella al loro scooter e con il volto coperto dai caschi integrali. Uno di loro ha estratto una pistola ed ha iniziato a sparare. Poco lontano, in mezzo alla folla gelata dal panico, un ragazzo di soli 15 anni si è trovato sulla traiettoria della pallottola che lo ha ferito alla natica sinistra.
Ma l’obiettivo dei criminali non era il giovane, per fortuna sopravvissuto al tentato omicidio, la persona che doveva morire è Mario Centanni detto Bijoux, famoso per essere stato uno dei primi pentiti del clan Lo Russo. “Aiuto vogliono ammazzarmi“, avrebbe urlato Centanni in mezzo alla folla, causando un fuggi fuggi generale che ha disorientato l’azione dei killer.
Subito dopo Bijoux è riuscito a scappare e rifugiarsi all’interno della caserma dei carabinieri di Marianella dove ha trovato facile riparo, vanificando il tentato agguato nei suoi confronti. Ovviamente, a quel punto, i killer si sono dileguati senza lasciare tracce. L’unica testimonianza di quegli attimi di guerriglia, è l’adolescente ferito ricoverato in seguito al San Giovanni Bosco e che per fortuna non ha riportato gravi conseguenze.
A quel punto sono scattate le indagini da parte dei militari che hanno tracciato un profilo di Centanni provando a ricostruirne i legami familiari e criminali. Bijoux è nipote di Maria Lo Russo ed è quindi imparentato direttamente con i boss Salvatore, Carlo, Mario e Guiseppe Lo Russo, ovvero i Capitoni di Miano. Il clan è stato per anni predominante su quel territorio, poi le faide, gli omicidi, gli arresti, fino alle recenti e numerose collaborazioni con la giustizia che hanno tagliato le gambe al sodalizio, mandando nel caos la zona che prima era sotto il loro diretto controllo.
La sorella di Centanni, Savina, è inoltre sposata con Raffaele Perfetto alias Lelluccio Muss è Scign, uno dei killer più spietati al servizio della cosca. Di conseguenza Bijoux non era solo parte della famiglia dei Capitoni ma anche vero e proprio membro dell’organizzazione criminale. Centanni si è pentito nel 2011, grazie a lui gli inquirenti sono risaliti alle figure di Perfetto e Vincenzo Bonavolta detto Scenzore il “famoso” Killer dei 7 secondi, oltre ad ottenere preziose informazioni sulle attività illecite del clan Lo Russo, soprattutto in merito al traffico di stupefacenti.
Non è la prima volta che Bijoux è stato un obiettivo dei sicari. Già nel 2010, a Miano sulla stessa strada dove sono stati uccisi i due Carlo Nappello (zio e nipote), quattro killer in sella a due motociclette gli spararono addosso. Centanni era in compagnia di un certo Raffaele Bonetti, entrambi rimasero feriti ma restarono vivi. Proprio quel giorno, Salvatore Lo Russo, è diventato ufficialmente un pentito.