Si è trattato di un attimo, come un sesto senso che ha risvegliato l’istinto di chi era abituato a determinate situazioni. Il rombo di un motore che appartiene ad uno scooter di grossa cilindrata, la testa che si gira e lo sguardo che va verso due uomini che arrivano a gran velocità con il volto coperto dai caschi integrali. Poi gli occhi si concentrano su un movimento che appare subito sospetto e che rivela proprio quello che non avresti mai voluto vedere: una pistola. Non puoi più sbagliare, il dubbio è diventato realtà. Quell’arma è pronta ad uccidere e la vittima sei tu.
Questo sarà passato per la mente di Mario Centanni detto ‘Bijoux quando ha visto sfrecciare i due killer verso di lui. Nel momento in cui uno di essi ha estratto la pistola ed ha iniziato a fare fuoco, l’ex pentito del clan Lo Russo ha iniziato ad urlare in mezzo alla folla “Aiuto vogliono uccidermi“.
Poi la fuga, approfittando del panico generato dal continuo via vai delle persone presenti in strada. Infine lo sparo, uno dei sicari ha fatto fuoco e sorpreso dalla reazione di Centanni lo ha mancato. Ma il proiettile non è andato a vuoto, ha solo sbagliato bersaglio. Ad essere ferito è stato un ragazzino di 15 anni che per fortuna non ha subito gravi conseguenze.
Nel frattempo Bijoux è riuscito a scappare nel luogo più sicuro per lui in quel preciso momento: la caserma dei carabinieri di Marinella. Questo ha definitivamente decretato il fallimento dell’azione dei killer che non sono riusciti a portare a compimento la loro missione di morte. Centanni doveva pagare con la vita la sua decisione, nel lontano 2011, di essersi pentito. ‘Bijoux era affiliato al clan Lo Russo, ma non era un semplice membro dell’organizzazione. Infatti è il nipote diretto dei ‘Capitoni: Giuseppe, Salvatore, Carlo e Mario Lo Russo.