Il famoso produttore Goldie, durante un’intervista radiofonica, discutendo della mercificazione dell’arte di Banksy, si è lasciato scappare un dettaglio: “Non per mancare di rispetto a Robert, che è un grande artista…”. La frase ha scatenato il delirio e subito si è cercato di attribuire un nome e un volto a quel cappuccio misterioso. Secondo quanto si è fatto sfuggire Goldi il nome sarebbe quello di Robert Del Naja noto come “3D” writer e musicista britannico conosciuto per aver fondato il collettivo “Massive Attack“. Negli anni Del Naja ha dichiarato di essere amico del noto street artist in quanto suo concittadino ma già il giornalista investigativo Craig Williams aveva ipotizzato fosse proprio lui l’autore di quei famosi graffiti, anche perché le opere comparivano spesso in concomitanza con i concerti dei Massive Attack.
Un dettaglio che potrebbe essere la chiave dell’enigma è legato proprio alla città di Napoli, unica città italiana in cui è visibile una delle sue bellissime opere. Robert Del Naja infatti è appassionato della terra partenopea e della squadra di calcio azzurra, a tal proposito in passato ha dichiarato: “Non ho scelto io. La mia famiglia è campana e amo Napoli. Quando sono venuto la prima volta a trovare i miei parenti, ho visto la partita di calcio. Il Napoli era una grande squadra e sono andato direttamente allo stadio San Paolo perché era il modo migliore per conoscere la città. Il calcio ha la caratteristica di lasciar trasparire in maniera immediata l’anima di una popolazione, come celebra gli avvenimenti e esprime le proprie emozioni. Sono rimasto impressionato dai colori e dalla passione che hanno conquistato il mio cuore“.
Un facile collegamento dunque tra la presenza dei graffiti di Banksy in città e la passione di Del Naja per il Napoli. I suoi lavori napoletani sono due: una è stata cancellata da un writer ed era la rappresentazione dell’Estasi della beata Ludovica Albertoni del Bernini che mangiava un panino, una rivisitazione con un forte richiamo al consumismo, che si trovava in via Benedetto Croce proprio sulla parete di fronte all’ingresso di Santa Chiara. L’altra opera è ancora visibile ed è stata protetta con del vetro e raffigura la Madonna con la pistola, l’unione del sacro e del profano, forte reinterpretazione del barocco, ed è visibile in Piazza dei Gerolomini.
Indipendentemente dal suo nome, Banksy è ad oggi uno dei maggiori esponenti della street art internazionale, capace di dare nuova vita a figure rappresentative della condizione umana, attraverso un linguaggio iconico e ironico al tempo stesso che scava nella profondità del tessuto sociale riproponendo, in modo estremamente comunicativo, la condizione dell’uomo. Gli stencil sono oggettivamente caratteristici del suo stile, veicolano un messaggio chiaro e sono un grido di protesta contro il maltrattamento degli animali, lo sfruttamento, l’inquinamento, la guerra, la manipolazione e, in linea generale, conto i diktat della civiltà occidentale.
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