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Elezioni Sant’Antimo, tornano in libertà i tre arrestati per presunti brogli. I cittadini: “Annullare tutto”

Non si placano le polemiche a Sant’Antimo, comune nell’area a nord di Napoli, dopo quanto accaduto lo scorso fine settimana in occasione delle elezioni del sindaco e del nuovo parlamentino. In attesa del ballottaggio, in programma domenica 25 giugno tra il candidato di Forza Italia Corrado Chiariello e Aurelio Russo, candidato del Partito Democratico, si sta diffondendo sempre di più un malcontento generare tra i cittadini.

A indignare sono soprattutto i recenti fatti di cronaca e le accuse di brogli denunciate da alcuni residenti e scoperte dai carabinieri. Brogli che hanno portato all’arresto, la notte prima dell’apertura della urne, di tre persone sorprese in un’abitazione con ben 321 tessere elettorali e altrettanti fac-simile di Antimo Alfè, capolista della lista civica “Vivi Sant’Antimo” a supporto del candidato sindaco del centrodestra Corrado Chiariello.

I tre, Lugi Chiariello (proprietario dell’appartamento e solo omonimo del candidato sindaco di Chiariello) Angelo D’Andréa, detto Angelone, con precedenti per furto, e Giuliano Di Giuseppe, sono stati rimessi in libertà da gip del Tribunale di Napoli Nord. La notizia – riportata da Il Mattino – ha suscitato indignazione, ma allo stesso tempo rassegnazione, in parte dei poco più di 30mila abitanti di Sant’Antimo. L’inchiesta va avanti anche se il reato ipotizzato è stato derubricato da  associazione per delinquere finalizzata alla truffa elettorale a quello di corruzione semplice.

Elezioni da annullare” chiedono diversi cittadini, consapevoli tuttavia che difficilmente riusciranno a ottenere una cosa simile. Il malcontento però è evidente e nel gruppo Facebook “Sei di Sant’Antimo se…” si diffonde a macchia d’olio. “Sarebbe una jattura per chi deve ri-comprarsi i voti!” scrive con un pizzico di ironia un utente sempre in merito all’utopistica ipotesi di ritornare al voto.  C’è chi addirittura chiede se “portare i figli al mare o recarsi a votare il 25 maggio”. La questione viene però centrata in pieno da un altro utente che sintetizza in poche parole la disillusione nella politica di tanti suoi concittadini. “Non si possono comprare i voti per falsare una elezione. Quindi a prescindere se ne hanno comprato 320, 1200, 4500,  nulla cambia”.

Intanto prosegue la campagna elettorale tra Chiariello e Russo, con il primo che ha raccolto 8529 preferenze pari al 44,26% e il secondo che si è invece fermato al 32,51% con 6266 voti. In mattinata il candidato di Forza Italia ha aperto le porte al candidato di Dema, Giuseppe Italia (2096 voti – 10,87%) dopo aver sfilato tra alcune attività commerciali della zona con tanto di selfie e distribuzione di volantini elettorali.

Immediata è arrivata la risposta di Russo che sempre via Facebook ha rilanciato proponendo alla lista di Luigi de Magistris di sedersi a un tavolo e trovare le condizioni per una “linea comune”.