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Caso Consip, la Cassazione chiede un nuovo riesame per la scarcerazione di Romeo

Adesso la palla passa la Tribunale del Riesame che dovrà valutare le indicazioni della Corte di Cassazione. Quest’ultima ha accolto il ricorso degli avvocati difensori di Alfredo Romeo, l’imprenditore napoletano in carcere dal mese di marzo perché coinvolto nel caso Consip. Alla fine di maggio i Pm hanno chiesto per Romeo e l’ex dirigente dell’ente pubblico Marco Gasparri, il rito abbreviato.

Caso Consip, la Cassazione chiede un nuovo riesame per la scarcerazione di RomeoIl Riesame, dunque, dovrà di nuovo valutare se ci siano o meno gli estremi per la carcerazione preventiva a carico di Romeo. Già il 22 marzo scorso i giudici hanno confermato la misura restrittiva nei confronti dell’imprenditore. Inoltre, la Procura della Cassazione aveva decretato l’inammissibilità del ricorso. Invece, per Romeo la decisione della Cassazione segna un punto a favore all’interno di una vicenda molto complessa che ha scatenato anche un presunto conflitto tra la Procura di Napoli e quella di Roma. Ad essere indagato anche Gianpaolo Scafarto, capitano del Noe, che avrebbe utilizzato una falsa intercettazione con l’obiettivo di incastrare il padre del segretrario del Partito Democratico ed ex premier Matteo Renzi.

Romeo è accusato di corruzione, l’imprenditore avrebbe pagato tangenti di circa 100mila euro al mese a Gasparri per pilotare un appalto pubblico da milioni di euro. Tra un mese, verranno rese note le motivazioni dell’Alta Corte.