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Prima la vacanza a Ibiza e poi il duplice omicidio: ecco come Accurso ha fatto fori i fratelli Matuozzo

La condanna è arrivata ieri per Umberto Accurso ex boss della Vanella Grassi il clan dei girati che ha voltato le spalle ai Di Lauro per poi tornare alleati dei re di Secondigliano Scampia. I giudici hanno emesso la sentenza in primo grado: ergastolo per il duplice omicidio dei fratelli Matuozzo avvenuto il 29 agosto del 2013. Accurso, arrestato a Qualiano lo scorso 11 maggio dopo 3 anni di latitanza, deve già scontare una condanna in primo grado a 20 anni di carcere.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, avvenuta oltre che attraverso l’attività investigativa anche grazie alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, l’omicidio dei due fratelli sarebbe stato pianificato tempo prima della sua esecuzione. Addirittura durante le vacanze a Ibiza che Accurso e la famiglia Matuozzo hanno trascorso insieme. Quindici giorni, in una villa nella grande isola delle Baleari, tra serate e cene costose, dove il boss della Vanella meditava l’omicidio da compiere al ritorno. Chissà se immaginavano la loro fine Carlo Antonio Matuozzo quando erano con Accurso, mentre parlavano, ridevano e trascorrevano le giornate insieme.

Eppure il loro peccato era troppo grande, gestivano una piazza di droga troppo redditizia, uno smacco per il clan della Vanella in grande ascesa in quel periodo. Eppure, persino il clan Licciardi avrebbe segnalato questa ricchezza dei Matuozzo, un “tesoro” che non poteva non essere diviso con i veri sodalizi criminali che controllano il territorio. Così Antonio Accurso inizia a dire al fratello che “I matuozzo si sono allargati, fanno più soldi di noi e non hanno nemmeno i carcerati da mantenere“.

La vicenda è stata raccontata all’autorità giudiziaria dai fratelli Leonardi entrambi coinvolti nella vicenda. Il 20 agosto, terminate le vacanze, le due famiglie sono rientrate da Ibiza e 4 giorni dopo si è consumato il duplice omicidio. Umberto Accurso è passato a prendere con una scusa Carlo Matuozzo, quest’ultimo sapeva di dover presenziare ad un meeting di camorra. Invece, giunti nel luogo stabilito, si è trovato di fronte Giovanni Leonardi armato di pistola e pronto a sparare. Ma l’arma si è inceppata, così è nata una violenta colluttazione nella quale Matuozzo ha avuto la peggio per poi essere finito con una serie infinite di coltellate. Sembrerebbe, addirittura, che Accurso abbia preteso che gli si tagliasse la gola per essere certo della sua morte. Lo stesso giorno è stato ucciso anche il fratello di Carlo, Antonio, omicidio deciso per evitare che quest’ultimo si potesse vendicare o addirittura pentire. Così in via Dolomiti è stato trovato il corpo senza vita dell’altro fratello Matuozzo. Invece, il cadavere di Carlo non è stato mai ritrovato.

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