Ha racimolato 102 voti Antimo Alfè, l’aspirante consigliere comunale di Sant’Antimo, comune a nord di Napoli, capolista di “ViviSant’Antimo – Chiariello sindaco“, coinvolto nello scandalo delle 321 schede elettorali trovate in un’abitazione la notte prima dell’apertura delle urne. Un bottino magro che potrebbe però essere stato “condizionato” proprio dal blitz effettuato dai carabinieri, insospettiti dal viavai notturno nei pressi di un’abitazione.
Insieme alle tessere elettorali, i militari hanno trovato in casa del 44enne Luigi Chiariello (solo omonimo del candidato sindaco di Forza Italia Corrado Chiariello) i facsimile proprio di Alfè da restituire, insieme alle schede, alle 321 persone che si erano affidate al trio composto anche da Angelo D’Andréa, detto Angelone, con precedenti per furto, e Giuliano Di Giuseppe, arrestati per associazione a delinquere e corruzione elettorale.
Comunali Sant’Antimo, preferenze e voti di lista [TUTTI I NOMI]
Secondo alcune ammissioni ai carabinieri di parte dei 321 titolari dei certificati elettorali, in cambio del voto veniva ricevuto un compenso che oscillava dai 30 ai 50 euro. Ora sarà la procura di Napoli Nord, guidata dal procuratore Francesco Greco, a fare chiarezza sull’accaduto.
Intanto il candidato Antimo Alfè con i 102 voti raccolti non è stato eletto nella lista civica a supporto del Corrado Chiariello, l’esponente di Forza Italia che tra due settimane si giocherà al ballottaggio con Aurelio Russo del Partito Democratico la poltrona di primo cittadino di Sant’Antimo.
Resta da capire quanti dei 321 titolari delle schede elettorali, restituite stesso in mattinata dai carabinieri, sono andati a votare. Con oltre 350 voti Alfé avrebbe quasi sicuramente ottenuto il pass per entrare in consiglio comunale, a prescindere dall’eventuale vittoria al ballottaggio di Chiariello che garantirebbe ulteriori seggi (in totale sono 24) alla sua coalizione. Alfè in queste ore verrà ascoltato dalla Procura in merito a una vicenda che, ancora una volta, ha rovinato una giornata di democrazia.