Intervista a Vincenzo Figliolia, candidato a sindaco di Pozzuoli

Vincenzo Figliolia ha rilasciato un’intervista esclusiva a Vocedinapoli.it. Il sindaco uscente di Pozzuoli ha spiegato le ragioni che l’hanno spinto a ricandidarsi come prima cittadino del comune puteolano e ha illustrato i motivi per cui gli elettori dovrebbero sceglierlo. Figliolia alle prossime elezioni comunali che si terranno l’11 giugno è sostenuto da una coalizione composta dalle seguenti liste: Partito Democratico, Democrazia e libertà, Con la città Figliolia, Rete Civica per Pozzuoli, Centro Democratico, Idea Pozzuoli, Verdi, Uniti per Pozzuoli, Campania Libera

Perché i cittadini dovrebbero scegliere lei?
Per dare continuità alla crescita della città e non mandare in fumo quanto abbiamo fatto e seminato in questi primi cinque anni di amministrazione, cambiando la faccia di Pozzuoli. Vogliamo continuare questo percorso e portare a termine il lavoro intrapreso. Con il buon governo siamo riusciti a dare normalità alla nostra città, liberandola dall’anarchia totale e risolvendo una buona parte dei problemi che la attanagliavano. Abbiamo liberato energie, tempo e risorse per andare avanti. Dobbiamo impegnarci affinché nessuno resti indietro.

Quale è il programma per i primi 100 giorni di mandato?
In primo luogo far partire la gara internazionale per la gestione del Rione Terra, che sarà secondo le linee da noi tracciate una cittadella turistica e la cui prima parte – con il percorso archeologico quasi raddoppiato, le prime camere dell’albergo diffuso, ristoranti e botteghe artigiane, il museo diocesano e la cattedrale – sarà pronta per fine anno. Far partire, inoltre, il Monterusciello Agro City, progetto che ci è stato finanziato con 5 milioni dalla comunità europea e che prevede la creazione di piccole imprese agricole destinate ai giovani. Bandire le gare per mettere al servizio della città le aree parcheggio dell’ex Cava Regia, di piazza a Mare e del Molo Caligoliano.

Quali saranno i punti di forza della sua Giunta?
Riqualificare gli agglomerati urbani, a partire da Monterusciello, che sono parte vitale della città, facendo fruttare i 700 mila euro che ci hanno accordato per la progettazione degli interventi di ristrutturazione del patrimonio alloggiativo e facendo nascere contemporaneamente nuovi servizi, centri di aggregazione ed attività, come un polo nautico e un polo artigianale. Valorizzare l’esteso patrimonio storico-archeologico che possiede Pozzuoli per giungere ad un turismo di qualità e a nuove opportunità di lavoro. Completare il progetto di riqualificazione della fascia costiera con un nuovo assetto del porto, che prevede lo spostamento dell’attracco dei traghetti verso via Fasano, dove confluirà il tunnel di collegamento con la tangenziale di via Campana e che è in via di ultimazione. Portare a termine il piano parcheggi con la creazione di tre nodi di interscambio: ex Cava Regia, rione Artiaco e area Sofer, che porteranno oltre duemila posti auto e che saranno collegati con il centro storico con navette e servizi di mobilità sostenibile, come bike sharing o car valet.

In cosa può migliorare rispetto alla precedente Giunta?
L’azione amministrativa può sempre migliorare, non ci sono limiti. L’impegno di tutti deve essere a trecentosessanta gradi ed io credo molto nella determinazione e nelle capacità di quanti, assessori e consiglieri comunali, mi affiancheranno, nel caso dovessi essere rieletto, nel governo della città. Qui occorre fare il salto di qualità, perché Pozzuoli merita di essere capitale dei Campi Flegrei, fiore all’occhiello della Regione e perla del Sud.

Come vede il suo Comune nel 2022? 
Una città completamente rigenerata, non solo nell’aspetto urbanistico, ma anche nel senso civico, perché ciascuno di noi è indispensabile per la costruzione della società, e ciascuno deve sentirsi parte di un discorso complessivo. Una città del turismo diffuso, dove i nostri monumenti, le nostre ricchezze paesaggistiche ed archeologiche siano in circolo con un’idea nuova e rappresentino un punto di forza per la creazione di un futuro concreto, soprattutto per i nostri giovani. E una città in cui si siano ancor più ridotte le distanze tra centro e quartieri periferici, unica in tutti i suoi 43 chilometri quadrati di superficie e dove è possibile vivere con fierezza.