Nonostante il blitz che lo scorso 31 gennaio portò i carabinieri di Napoli a eseguire 96 ordinanze di custodia cautelare, nel Rione Traiano l’attività di spaccio non muore mai.
Già nei giorni successivi alla maxi-operazione, le famiglie criminali riconducibili ai clan Puccinelli-Petrone e Cutolo erano attive e pronte ad assoldare forse fresche per rilanciare quanto prima l’attività di spaccio in un Rione Traiano diventato negli anni uno dei principali punti di vendita al dettaglio di tutti i tipi di stupefacenti a ogni ora della giornata.
Tre mesi e mezzo dopo, nel corso di un’operazione ad alto impatto effettuata sempre dai carabinieri della Compagnia di Bagnoli e conclusasi questa mattina, sono state denunciate 16 persone per favoreggiamento, violazione dei sigilli e furto di corrente elettrica, undici delle quali erano in otto scantinati trasformati in bunker per l’attività di spaccio e già sequestrati lo scorso gennaio. All’arrivo dei militari nella zona di via Romolo e Remo e via Tertulliano, la vedetta di turno lanciava l’allarme gridando a gran voce il nome convenzionale “Mario“.
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Gli undici denunciati sono un 40enne di via Marco Aurelio, un 25enne di via Brancaccio, un 33enne di Pollena Trocchia, un 37enne di Pescara, un 27enne di via Romolo e Remo, un 38enne di via Rossetti, una 35enne di via Aida, un 18enne di via Marco Polo, tutti già noti alle forze dell’ordine, e un 42enne di piazza Garibaldi, un 42enne di Acerra e una 39enne di via Nino Bixio, incensurati. Gli otto scantinati sono stati nuovamente sequestrati.
La vedetta, un 44enne di via Caravaggio, incensurato, è stato invece deferito per favoreggiamento dopo essere stato sorpreso a gridare a gran voce il nome convenzionale “mario” all’arrivo dei militari. Trovati e sequestrati infine, nascosti in intercapedini di muri, aiuole e passaruota di auto parcheggiate tra le palazzine, un chilo di hashish, 97 dosi di marijuana, 8 grammi di cocaina, due sistemi di video sorveglianza abusivi, un caricatore con 10 cartucce e materiale per il confezionamento della droga.