Quale “ragazzaccio” che ha dai 25 ai 40 anni non si è mai imbattuto nei programmi erotici trasmessi dall’emittente Telecapri durante la fascia oraria della notte? Quando partiva quella sigla della rubrica “Cattivi Pensieri” e allora era chiaro che il film del giorno stava per andare in onda? Una situazione di intimità e fatta tutta di immaginazione, infatti, le pellicole non mostravano gli organi genitali ma la storia era integrale. Insomma l’osè agli antipodi, quando ancora non esisteva il web e i siti internet attuali.
“Abbiamo avuto una miriade di cause e problemi, sia amministrativi che penali. Oltre alle multe, nonostante seguissimo la fascia notturna, nonostante ci fosse l’avviso che tutto era rivolto ad un pubblico adulto, nonostante ci fossero tutte le accortezze del caso, da bollino rosso a divieto ai bambini, abbiamo avuto una serie di problemi che ci hanno portato alla decisione di non trasmetterlo più“, queste le dichiarazioni di Ada Gargiulo la responsabile della programmazione di Telecapri che ha parlato anche di pressione da parte delle associazione dei genitori e della chiesa.
Secondo la Gargiulo: “Il gioco non valeva la candela, gli ascolti erano quello che erano e abbiamo avuto multe amministrative che sono state abbastanza salate, anche se poi penalmente non è successo nulla perché i giudici della sezione penale hanno deciso che effettivamente non c’era stato alcun reato, perché avevamo usato tutti gli accorgimenti del caso, però sui soldi, in relazione alle sanzioni dell’Agcom, bisogna sempre pagare“.
Eppure nel mondo di oggi, con la possibilità che anche un bambino potrebbe collegarsi alle piattaforme che impazzano sul web, sembra quasi un paradosso che venga chiusa una trasmissione televisiva che, alla fine, non lo mostrava. Insomma una situazione un pò bigotta e vittima di una censura buonista e inutile.