Uno sportello online dove segnalare diffamazioni contro Napoli, è questa l’ultima trovata dell’amministrazione De Magistris per difendere il capoluogo partenopeo da chi, sui social o attraverso dichiarazioni, “mistifichi la città”. Questo il termine utilizzato dal primo cittadino per spiegare i motivi di tale scelta.
L’idea è nata a seguito delle offese del sindaco di Cantù, che aveva definito Napoli la fogna dell’Italia. Sebbene il primo cittadino lombardo aveva chiesto scusa, il Comune di Napoli aveva provveduto a denunciarlo per diffamazione. Da quest’episodio Luigi De Magistris e i suoi hanno deciso di creare uno sportello online, dove chiunque può segnalare possibili calunnie contro la città partenopea e i suoi abitanti.
“Difendi la città” sarà molto semplice da usare, l’utente/cittadino dovrà segnalare possibili diffamazioni, compilando un form e allegando prove in suo possesso, come ad esempio screen shot del profilo Facebook da cui è partita l’offesa, così da rendere semplice la verifica da parte degli addetti ai lavori, che provvederanno, qualora riterranno ci sia la presenza di un reato, a segnalare il caso all’Avvocatura Comunale, che procederà per vie legali.
“Da tempo ma sempre più spesso si assiste ad una narrazione distorta e a volte diffamatoria della città di Napoli rendendola oggetto di pregiudizi, stereotipi e dannose generalizzazioni. Per raccogliere le segnalazioni dei cittadini napoletani relative alle offese contro Napoli, chiedendo attraverso gli uffici comunali interessati precisazioni ed apposita rettifica ma eventualmente avviando, previa attenta valutazione dell’Avvocatura comunale, iniziative legali per tutelare la dignità del territorio, l’immagine e la reputazione della città di Napoli e del popolo partenopeo“, questa la spiegazione dell’iniziativa.
La partecipazione dei cittadini all’amministrazione è il motto di Luigi De Magistris, gli introiti delle cause legali saranno utilizzati per migliorare decoro e servizi. Il sindaco ha poi sottolineato che questo non è il comportamento vittimista, di cui spesso sono accusati i napoletani, ma si tratta di un atteggiamento da “partenopei”. Perché come ha ribadito:
“Quotidianamente ci imbattiamo in azioni che ledono l’immagine della città e che tentano di frenare le potenzialità, gli investimenti economici. Noi vogliamo ricostruire le verità sfregiate“.