Soccavo

La Settimana Santa a Procida, i riti di Pasqua 2017 da non perdere

In Italia le tradizioni culturali si sprecano. E’ soprattutto durante la Pasqua che si può assistere a processioni, in particolare quelle relative al Venerdì Santo che rievocano gli ultimi giorni di vita di Gesù, in grado di suscitare emozioni intense, assolutamente senza eguali. Una delle più famose ed affascinanti si svolge a due passi da Napoli, nella bellissima isola di Procida. Anche quest’anno, in occasione del Giovedì e del Venerdì Santo, rispettivamente il 13 e il 14 aprile 2017, si svolgeranno la Processione degli Apostoli, la veglia funebre alla statua lignea del “Cristo morto”, la Processione del Venerdì Santo e la “torceata ri fratieddi”.

La Processione degli Apostoli è il primo rito che apre la Settimana Santa a Procida ed ha luogo in occasione del Giovedì Santo. Si tratta di una processione organizzata dall’Arciconfraternita dei Bianchi. I dodici Apostoli, dopo l’usuale “Lavanda dei piedi”, rivivono la cosiddetta vestizione al termine della quale sfilano in processione per le strade dell’isola trascinando, ciascuno sulla propria spalla, una Croce.

La veglia funebre alla Statua del ‘Cristo morto’ – questo rito, invece, si svolge nella notte tra giovedì e venerdì. Presso la chiesa di Tommaso d’Aquino, sede della Congrega dei Turchini, parte che un corteo che accompagnerà la statua lignea del ‘Cristo morto’ e quella dell’Addolorata nell’Abbazia di San Michele.

La Processione del Venerdì Santo – questo rito, invece, può vantare origini antiche. Fu, infatti, organizzato per la prima volta nel Seicento per mano della Congrega dei Turchini e non era altro che un corteo all’insegna del cilicio e dell’autoflagellazione. Col trascorrere del tempo però questa processione ha perduto il suo carattere esclusivamente cruento divenendo quella che, oggi, noi tutti siamo abituati a conoscere. Detta processione inizia alle prime luci dell’alba del Venerdì Santo dopo che i ‘misteri‘ ossia alcune rappresentazioni bibliche, costruite dagli artigiani locali e tenute segreti fino al momento della processione, non vengono portate a Terra Murata. All’esatto scoccare delle sette, al suono di una tromba e di tre colpi di tamburo, inizia la processione che vede sfilare per le strade di Procida fino al porto della Marina Grande ‘i misteri’, la statua del ‘Cristo morto’, quella dell’Addolorata, il pallìo e la banda musicale.

La “torceata ri fratieddi” – la sera del Venerdì Santo, in occasione del corteo di ritorno presso la chiesa dell’Arciconfraternita dei Turchini è possibile assistere a commovente fiaccolata.

redazione

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