Molto tempo fa, a Napoli, l’11 agosto, giornata in cui si celebra Santa Chiara, era usanza preparare una vera delizia del palato. Sfortunatamente, col trascorrere del tempo, questa ricetta è caduta nell’oblio e, oggi giorno, è davvero difficile trovare una friggitoria napoletana in grado di prepararla. E’ proprio per tale motivo che ho deciso di diffondere questa antica tradizione nella speranza, cioè, che gli amanti della buona tavola decidano di rinnovarla e di non perdere un pezzetto di storia gastronomica che racconta di Napoli e del suo splendente passato.
La “pagnotta di S. Chiara” altro non è che una sorta di fagottino preparato a partire da ingredienti semplici come la farina, le patate schiacciate, il lievito, lo strutto e il pepe. Il tutto viene poi rigorosamente impastato a mano e la farcitura è, a dir poco, da leccarsi i baffi: pomodorini e filetti di alici, cotti con origano e prezzemolo. La cottura, contrariamente a quanto a prima vista potrebbe apparire, è affidata al forno e non si tratta assolutamente di una frittura che, seppur saporita, non si sposa bene con questa prelibatezza tutta partenopea.
1 chilogrammo di farina W 170
1/2 litro di acqua
10 grammi di lievito di birra
350 grammi di patate lessate e poi schiacciate
20 grammi di sale
50 grammi di Strutto
pepe
800 grammi di pomodori San Marzano dop pelati
400 grammi di alici
Aglio
Origano
Prezzemolo
Olio evo
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