La quaresima è, nella Chiesa cattolica, il periodo di 40 giorni che precede la celebrazione della Pasqua e si basa sulla conversione spirituale e sulla penitenza.
Inizia il mercoledì delle ceneri e termina giovedì santo. I credenti sono chiamati in questo arco temporale a fare pellegrinaggio, penitenza, privazione ed elemosina. Inizialmente era previsto un periodo di digiuno, poi diventato in forma ridotta una privazione dalle carne durante il venerdì di quaresima per ricordare la morte di Gesù. Il digiuno è da intendersi oggi solo in due giorni, il mercoledì delle ceneri e il venerdì santo. La pratica non è da intendersi in senso stretto, al cristiano è concesso un pasto completo senza carne e due spuntini.
“Con la tua sposa o con un’altra ti sei accoppiato da dietro, come fanno i cani? Devi fare penitenza per 10 giorni a pane e acqua. Ti sei unito a tua moglie mentre aveva le mestruazioni? Farai penitenza per altri 10 giorni con pane e acqua. […] Hai peccato con lei in giorno di Quaresima? Devi fare penitenza 40 giorni con pane e acqua o dare 26 soldi di elemosina; ma se ti è capitato quando eri ubriaco, faraipenitenza per solo 20 giorni” recitava il Decreto del canonista tedesco Burcardo di Worms, nell’XI secolo ammoniva.
QUANTO DURA E PERCHÈ – La sua durata corrisponde ai giorni che Gesù avrebbe trascorso nel deserto, secondo quanto narrato dagli evangelisti. Nel rito romano però sarebbe corretto parlare di 44 giorni ma essendo le domeniche presenti in tale periodo esenti dalla pratica del digiuno si arriva ai quaranta giorni. La penitenza infatti non vale in questo giorno che ricorda la resurrezione di Gesù.