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Carla Caiazzo si candida come consigliere comunale a Pozzuoli

Carla Caiazzo cambia vita, ha deciso di voltare pagina e lo farà aiutando le donne che subiscono violenza e le persone in difficoltà, in prima linea. Ora ha deciso che si candiderà al consiglio comunale di Pozzuoli alle prossime amministrative in primavera.

Carla Caiazzo si candida come consigliere comunale a Pozzuoli

La Caiazzo si candiderà con molta probabilità, in una lista civica appoggiata dal governatore, Vincenzo De Luca con “Campania Libera“, che sosterrà il sindaco uscente, Vincenzo Figliolia. Una scelta che fa sorridere, poiché in tempi non sospetti Carla Caiazzo aveva dichiarato che aspettava ancora un sostegno economico dalla Regione e dal Governo, visto che ha ancora molte spese mediche da affrontare.

E la Regione, invece di istituire un fondo a suo favore, ha preferito offrirle una candidatura. Sebbene Carla Caiazzo si presenterà in una lista civica alle amministrative di Pozzuoli, il collegamento con il governatore, se dovesse scegliere “Campania Libera”, è evidente. Così come lo è il fatto che scegliere la Caiazzo ha tutta l’aria di essere una strategia per ottenere voti, dal momento che la donna, per quello che è successo e per la battaglia che ha deciso di combattere contro la violenza di genere, è un personaggio noto nel territorio di Pozzuoli e non solo.

La vita di Carla Caiazzo da quel febbraio 2016 è cambiata totalmente. Da quando il suo ex compagno, Paolo Pietropaolo le diede fuoco, quando aspettava una figlia da lui, ha dovuto affrontare una quantità di interventi per ristabilirsi e provare a tornare alla normalità. Oggi è una donna diversa, impegnata quotidianamente a sostenere tutte le donne in difficoltà. Assieme al ministro, Valeria Fedeli e la senatrice, Laura Puppato, si sta battendo per il riconoscimento del reato di omicidio d’identità. E in questa logica va letta la sua nuova candidatura al consiglio comunale di Pozzuoli, per continuare iniziative di questo genere e supportare, in modo istituzionale, chi ne ha bisogno.