Piena attività per l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologica a causa del sistema vulcanico dei Campi Flegrei che mostra segnali di risveglio. Mentre il livello del Vesuvio è verde, pertanto il monitoraggio afferma che è in uno stato di quiete, quello dei Campi Flegrei è giallo e mostra evidenti segni di allerta secondo il piano di emergenza predisposto dalla Protezione Civile. Ci sarebbero inoltre alcune novità importanti, con particolare riferimento al magma si fa avanti una nuova ipotesi di possibile eruzione.
A promuovere questa teoria è la sezione di Pisa dell’INGV “Signature of magmatic processes in strainmeter records at Campi Flegrei” studio pubblicato su Geophysical Research Letters, la più importante rivista al mondo in questo ambito. L’analisi mette in evidenza i fattori monitorati, comuni anche i Campi Flegrei, che sarebbero nuovamente preoccupanti.
NUOVO STUDIO SUI CAMPI FLEGREI MINACCIA LA POPOLAZIONE
La caldera della zona è più ampia di quanto affermato in precedenza ed è in uno stato di instabilità, questo causa anche lievi terremoti che deformano il suolo e una grossa attività fumarolica in tutta la zona. Ciò vuol praticamente dire che il vulcano è attivo anche se non è in eruzione. Adesso gli studi proseguono ma questa ricerca è fondamentale poiché per la prima volta mette in relazione i magmi quali precursori dell’eruzione.