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Armi e auto rubate, arrestati a Pianura il boss Romano e tre affiliati al clan Mele [VIDEO]

Li hanno sorpresi (o aspettati) nelle campagne di Quarto, al confine con Pianura, mentre cercavano di accedere a un terreno dove avevano nascosto auto e armi rubate poche ore prima del fischio d’inizio di Real Madrid-Napoli.

E’ finito in manette Salvatore Romano, 37 anni, alias ‘muoll muoll’, ritenuto reggente del clan Mele di Pianura dopo gli arresti dei fratelli Mele, e in aperto contrasto per il controllo degli affari illeciti contro i rivali dei Pesce-Marfella-Foglia.

Romano, scarcerato qualche anno fa e residente in via Grottole (al centro negli ultimi tempi di diversi episodi criminosi), era a bordo di una Fiat Punto in compagnia di altre tre persone: Marco Battipaglia, 40 anni, Antonio Vanacore, 29 anni, e Pasquale Esposito Junior, 24 anni, tutti già noti alle forze dell’ordine e ritenuti affiliati al clan Mele.

I carabinieri, appostati, sono intervenuti e dopo un breve inseguimento hanno bloccato l’auto sulla quale viaggiavano i quattro pregiudicati. Perquisiti, sono stati trovati in possesso delle chiavi di accesso al terreno dove i militari hanno poi trovato una Fiat 500 e una Citroen Saxo, entrambe provento di rapine perpetrate a Pianura il 14 febbraio, oltre a un fucile.
I quattro sono stati così sottoposti a fermo per ricettazione, detenzione illegale di armi e munizioni. Dopo le formalità sono stati portati al centro penitenziario di Secondigliano dove resteranno rinchiusi dopo la convalida dei fermi da parte del gip.

In senso orario: Romano, Battipaglia, Vanacore, Esposito

Sviluppando le indagini connesse al fermo, i carabinieri hanno rinvenuto in un terreno terrazzato attiguo al quello dove hanno sorpreso i quattro, nascosti in un tubo idrico interrato a circa mezzo metro, un fucile automatico da guerra, un fucile semiautomatico a canne mozze (oggetto di furto in abitazione consumato il 12 agosto 2016 a Pozzuoli), un fucile sovrapposto a canne mozze (oggetto furto in abitazione consumato nel 2010 a Napoli), una semiautomatica con matricola abrasa e 72 cartucce di vario calibro. Il tutto è stato sequestrato a carico dei 4 soggetti.

L’Associazione Antiracket di Pianura esprime il più vivo ringraziamento ai carabinieri che hanno liberato il quartiere da una presenza criminale pericolosissima.
“Gli arresti effettuati dai carabinieri di Quarto, ha dichiarato Mimmo Giordano presidente dell’associazione antiracket di Pianura, possono alleggerire il clima di tensione che da troppi mesi si registra nel nostro quartiere”. “A fronte di questi importanti risultati, ha proseguito Giordano, è necessario mantenere alta la guardia per non consentire a nessuno di minacciare la sicurezza dei pianuresi e affossare il quartiere in un clima di paura e pericolo”.

“Dopo gli 88 arresti a Soccavo di due settimane fa, ha dichiarato Luigi Cuomo di SOS IMPRESA-RETE PER LA LEGALITA’, questa operazione dei carabinieri, infligge un altro importante e duro colpo ai clan dell’area flegrea”. “L’impegno delle forze dell’ordine a difesa della sicurezza pubblica, ha continuato Cuomo, deve spingere tutti i cittadini onesti a collaborare per rendere questi successi più forti e duraturi. Solo con una stretta e continuativa collaborazione tra cittadini onesti e forze dell’ordine, ha concluso Cuomo, sarà possibile liberare i nostri territoti dalla violenza criminale dei clan e dal malaffare.”

LA MAPPA DELLA CAMORRA A NAPOLI